Il Prefetto di Catania, Silvana Riccio, chiede spiegazioni alla Regione a seguito della lettera del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che denuncia il rischio di vedere arrivare nella sua Città circa 85 immigrati senza essere stato preventivamente consultato. Dopo aver ricevuto la missiva del primo cittadino brontese, infatti, il Prefetto ha scritto una lettera all’As – sessorato regionale alla Famiglia sottolineando: “Il Sindaco di Bronte ha qui segnalato di aver avuto notizia della programmata apertura nel territorio del proprio Comune di alcune Comunità per minori non accompagnati per un totale di 85 posti. Al riguardo l’Autorità locale ha manifestato preoccupazione in ordine alla capacità di accoglienza del territorio, lamentando di non aver ricevuto alcuna preventiva richiesta di parere. In relazione a quanto precede –si continua a leggere – e tenuto conto che il procedimento autorizzativo per l’apertura di Centri e Comunità per minori non accompagnati rientra nelle competenze di codesto Assessorato, saranno graditi utili riferimenti sulla questione”. “Ringrazio il Prefetto. – ha replicato il sindaco Graziano Calanna – Di essere accoglienti lo abbiamo già dimostrato, ma Bronte non può ospitare più di 48 rifugiati o richiedenti asilo. I sindaci hanno titolo e diritto ad esprimere parere in questa complicata materia, mentre spesso si sentono scavalcati. Siano noi –conclude – che conosciamo il territorio e parliamo direttamente con la gente. Abbiamo il diritto di contribuire alle scelte Scriverò anche io alla Regione per evidenziare che esiste una procedura che rispettata e che prevede il coinvolgimento dei sindaci”. Calanna nella lettera inviata al Prefetto aveva sottolineato che “3 cooperative avevano comunicato l’in – tenzione di dedicarsi all’accoglienza di complessivamente 85 stranieri”. Fra questi addirittura un albergo aveva comunicato l’apertura di un Centro di prima accoglienza per 60 minori non accompagnati. Per il sindaco Graziano Calanna un numero enorme, che supera la capacità di accoglienza della cittadina sotto il profilo sanitario e delle istituzioni scolastiche, anche perché Bronte da tempo ha aderito e riconfermato il progetto Sprar che ospita 22 rifugiati.