I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Randazzo hanno denunciato, a vario titolo, quattro uomini tra i 23 ed i 49 anni ed una donna di 69, perché responsabili di resistenza a pubblico ufficiale, simulazione di reato, favoreggiamento personale e falso in atto pubblico. I militari infatti, impegnati nello scorso fine settimana in un servizio di controllo stradale notturno nel comune di Bronte, avevano imposto l’alt ad una Fiat Punto il cui guidatore, per nulla intenzionato ad ottemperare all’ordine d’arresto, pensava bene di accelerare cercando di dileguarsi per le vie del paese. Ne scaturiva un breve inseguimento che, però, aveva termine allorquando i fuggiaschi andavano rovinosamente a collidere con un muro che, nonostante tutto, non impediva loro di abbandonare l’autovettura e di darsi alla fuga a gambe levate mentre il veicolo incidentato, poi, rinvenuto dai Carabinieri veniva sottoposto ad accertamenti perché, al suo interno, venivano rinvenute macchie di sangue ed altri reperti.
Ecco però il colpo di scena: un giovane, la mattina seguente, si presentava ai Carabinieri della Stazione di Maniace per denunciare il furto della propria autovettura mentre un altro, invece, si recava nell’ospedale di Bronte per farsi medicare alcune ferite, compatibili con un avvenuto sinistro stradale. Tale strana concomitanza, ovviamente, faceva ragionevolmente supporre ai militari la mendacità della denuncia di furto che serviva quindi, solo e soltanto, a giustificare l’inottemperanza all’ordine di fermarsi all’alt dei Carabinieri … di male in peggio! I necessari e successivi accertamenti esperiti hanno poi indotto lo stesso denunciante ad ammettere le proprie responsabilità in merito alla faccenda, mentre i militari stanno acquisendo ulteriori elementi per comprendere le reali motivazioni che ne avevano determinato la fuga.