Bronte ricorda oggi l’eccidio del 1860, quando i contadini si rivoltarono contro i borghesi e ne uccisero 16, prima che la rivolta venisse soffocata nel sangue. Ricorre, infatti, il 150° anniversario della morte dei cinque brontesi che Nino Bixio fece fucilare in piazza San Vito. Per la città una ricorrenza importante che caratterizza la sua storia e che è stata ricordata con diverse manifestazioni. Questa sera, infatti, alle 19, nella piazza teatro della fucilazione, il sindaco Pino Firrarello scoprirà due targhe commemorative che ricordano le 21 vittime dell’eccidio. «Sì, tutte insieme – dice Firrarello – cappelli e coppole a simboleggiare borghesia e contadini, nella stessa targa. Perché tutti sono stati vittime di quanto accaduto». E se ieri sera i brontesi hanno potuto rivedere il film “Bronte cronaca di un massacro” di Florestano Vancini, domenica sera lo spettacolo “Bronte 1860: Coppuli e Cappeddi” con Laura De Palma, Gisella Calì e con la scuola di danza Energim, ha raccontato grazie alla direzione artistica ed alla coreografia di Dario Biuso e Antonella Grigoli, i drammi e le passioni che hanno sconvolto Bronte al passaggio dei garibaldini. Le manifestazioni commemorative si chiudono stasera in piazza Gagini, con lo spettacolo teatrale “I moti di Bronte”, a cura della compagnia In…stabile”.