Arriva anche la protesta del Nursind, il sindacato nato per dar voce agli infermieri. Dopo la manifestazione di Caltagirone, infatti, questa mattina la protesta si sposta all’ospe – dale Castiglione Prestianni. Qui il sindacato chiederà la riapertura del Punto nascita, oggetto di lavori di ristrutturazione che si stanno protraendo oltre il previsto, e denuncerà la grave carenza di organico che in tutta la provincia mette a rischio l’assistenza ai pazienti e il lavoro degli stessi operatori sanitari. Secondo il sindacato in tutta l’Asp ci sarebbero interi reparti al collasso con un fabbisogno di circa 400 infermieri, 477 medici, 200 operatori socio sanitari, 150 ausiliari e oltre 150 coordinatori infermieristici. «La manifestazione avrà inizio alle 8 del mattino – spiega Salvo Tirendi, segretario sindacale per il Presidio di Bronte e componente della segreteria provinciale del Nursind – Da programma dovrebbe concludersi alle 17, ma non escludiamo l’ipotesi di continuare ad oltranza come a Caltagirone. Per Bronte all’Asp abbiamo chiesto la riapertura immediata del Punto nascita e della Ginecologia che ci era stato assicurato che non sarebbe mai stata chiusa. Riguardo il personale denunciamo la mancanza di anestesisti, medici di Pronto soccorso, ginecologi ed ortopedici. Attualmente ci sono solo 3 anestesisti più il responsabile che non effettua guardia attiva e reperibilità e ci avviamo al periodo delle ferie. Senza anestesisti capite bene che si compromette l’operatività del Punto nascite.
La situazione è migliore per il personale infermieristico, ma manca il personale di supporto. Noi – conclude – siamo in stato di agitazione dal mese di agosto e per il 30 giugno abbiamo proclamato uno sciopero». Sulla manifestazione l’Asp non commenta, ma ci informa che «l’im – presa che ha eseguito i lavori nel Punto nascita lunedì consegnerà il reparto all’Asp. Inoltre il primo di luglio verrà riattivato anche il Blocco operatorio a servizio del Punto nascita. «Se ritardo nella consegna dei lavori vi è stato questo è derivato solamente al potenziamento degli impianti dei gas medicali a beneficio dell’efficienza dell’Unita operativa». Fonte “La Sicilia” del 17-06-2021