«Durante l’emergenza covid ogni giorno ho temuto di contrarre il virus, e il primo pensiero è stato ai miei figli. Nonostante ciò, come tutti i miei colleghi, ho continuato a lavorare perché chi ha scelto questa professione non può tirarsi indietro». Sono le parole di Sandra Lupo, infermiera dell’ospedale di Bronte, presente al proprio posto di lavoro quando il sindaco Graziano Calanna, assieme alla sua Giunta, a il personale dell’ospedale, per lodare l’attività svolta durante l’emergenza Covid. E Sandra Lupo era li, in servizio al triage, l’avamposto di protezione dell’ospedale con il compito di dare assistenza, pronta a misurare la temperatura a chiunque entrasse, vigilando affinché tutti si igienizzassero le mani. «Quando – afferma – ci è stato detto di prestare servizio al triage è chiaro che abbiamo avuto timore. Immaginate il nostro stato d’animo quando arrivava l’ambulanza del 118 con i colleghi protetti da tute, mascherine e visiere. Pur protetti dovevamo comunque entrare in contatto con il paziente. E qui nessuno si è tirato indietro, grazie anche al nostro direttore Salvatore Pillera che non ci ha mai fatto mancare un sostegno quasi paterno».
Parole sentire come sentita la frase che il sindaco Graziano Calanna ha scritto nella targa che rimarrà nella storia dell’ospedale di Bronte: «L’Amministrazione Comunale di Bronte ringrazia i medici, gli Infermieri e tutti gli operatori sanitari dell’ospedale “Castiglione Prestianni”di Bronte per avere dimostrato coraggio e sopportato turni di lavoro massacranti, facendo della loro professione una vera e propria missione di umanità. Grazie anche a questo generoso contributo è andato tutto bene. Nei momenti più difficili –ha aggiunto il sindaco –tutti abbiamo associato il Covid alla morte. Voi avete continuato a svolgere il vostro il vostro lavoro, mettendoci anzi maggiore impegno». Ed alla consegna della pergamena, oltre alla Giunta erano presenti il direttore sanitario dell’ospedale, Pillera, tanti medici ed infermieri ed il dott. Giuseppe Spampinato in rappresentanza del direttore generale dell’Asp, dott. Maurizio Lanza. «Io stesso – ha concluso Spampinato – avendo contratto il Covid sono la prova vivente dell’impegno e della bravura dei nostri medici». Fonte “La Sicilia” del 25-06-2020