Questa volta “carta canta”. Dopo i vari annunci, le indiscrezioni, le informazioni rese note dai politici, arriva il documento ufficiale che sancisce la classificazione dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte come ospedale di “zona disagiata”. La gazzetta ufficiale della Regione n. 6 di questo mese pubblica, infatti, il decreto dell’assessore per la Salute sull’“Adeguamento della rete ospedaliera”, sancendo definitivamente il destino dell’unico ospedale del versante nord-ovest dell’Etna. Questi i reparti e i posti letto che avrà l’ospedale di Bronte: una unità operativa complessa di Medicina con 12 posti letto; quattro unità operative dipartimentali (Chirurgia con 8 posti letto, Pediatria con 6 posti letto, più Anestesia e Pronto soccorso); otto unità operative semplici (Ortopedia con 4 posti letto, Ostetricia e ginecologia con 8 posti letto, Psichiatria con 4 posti letto, Neonatologia con 2, Lungodegenza con 38 posti letto più Radiologia, Laboratorio analisi e la direzione sanitaria di presidio). Complessivamente l’ospedale avrà 82 posti letto, con lo schema pubblicato sull’odierna gazzetta ufficiale che fa intendere che rispetto all’esistente l’ospedale avrà ben 29 posti letto in più. Nessuno, però, per questo canta vittoria, anche perché c’è chi dice che la programmazione ospedaliera dell’ex assessore Gucciardi pubblicata nell’aprile del 2017 prevedeva 84 posti letto. Per chi non è avvezzo ai termini sanitari le unità operative complesse sono strutture che hanno una propria autonomia funzionale. Quelle “semplici” sono articolazioni di strutture complesse, mentre le unità “semplici dipartimentali” garantiscono gli stessi servizi di quelle complesse con la sola differenza che non hanno un primario. Al di là del groviglio terminologico, per molti l’ospedale di Bronte è stato pesantemente declassato a danno del territorio e dei cittadini. Così, questa sera alle 18, il Centro studi Azione e Sviluppo locale di Bronte ha organizzato un incontro, nella sala consiliare del Comune, cui dovrebbero partecipare i sindaci dell’intero territorio. «Gli atti sono pubblici e il percorso ormai chiuso – afferma l’avvocato Giuseppe Gullotta del Centro studi – . Non c’è più spazio per la mediazione politica. Con decreto assessoriale l’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte è stato declassato a presidio di zona disagiata. A questo punto siamo invitati a prendere una posizione sul ricorso innanzi al tribunale competente: favorevoli o contrari». Fonte “La Sicilia” del 14-02-2019
AREA VASTA L’ospedale di Bronte è al servizio di un vasto comprensorio montano che non è racchiuso solo nel quadrilatero fra Bronte, Randazzo Maletto e Maniace, ma si apre a Comuni del Messinese come Cesarò, San Teodoro e Santa Domenica Vittoria. Un comprensorio di circa 50mila abitanti che chiedono un ospedale efficiente. Invece è stata concesso un ospedale in zona disagiata con pochi servizi. Fonte “La Sicilia” del 14-02-2019