Missione romana domattina da parte del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, per difendere la sorti dell’ospedale Castiglione Prestianni. Dopo la deroga di 3 mesi alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale, da parte del Dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, il sindaco ha chiesto ed ottenuto di essere ricevuto in Ministero, non solo per poter ottenere il definitivo mantenimento del servizio, ma anche per discutere sul futuro del presidio ospedaliero. “Insieme con l’ onorevole Anthony Barbagallo, che ringrazio per l’interessamento ed il sostegno in questa battaglia, – spiega il primo cittadino – saremo ricevuti dal sottosegretario di Stato alla Salute, Vito De Filippo. Gli spiegheremo – continua – quanto importante sia l’ospedale di Bronte nell’economia sociale del vasto territorio nord etneo, troppo distante dai centri più attrezzati. Io – ribadisce – ho già avuto modo di ringraziare l’assessore regionale Baldo Gucciardi e ringrazio anche il presidente Rosario Crocetta per aver concesso la deroga di 3 mesi alla chiusura del Punto nascita, ma se non utilizziamo questo tempo per costruire qualcosa di solido attorno all’ospedale, abbiamo solo perso tempo. Questo territorio – ribadisce – merita di avere un ospedale efficiente con delle Unità operative all’avanguardia senza carenze di personale e strumentazioni. Merita anche di avere tutti i servizi essenziali. Invece abbiamo reparti che oggi svolgono numerose e qualificate prestazioni, come per esempio l’Ortopedia, che scelte discutibili minacciano di privarci. Tutto questo discuterò con il sottosegretario De Filippo, affermando con fermezza che rivendicheremo il nostro diritto alla Salute, forti anche dell’incoraggiamento del presidente Crocetta che nella battaglia a difesa dell’ospedale so che è dalla parte dei brontesi”. Nell’agenda del sindaco Calanna sono tantissimi gli appuntamenti per l’ospedale. “Ed altri ne dovrò fissare fino a quando non otterremo le necessarie garanzie. – conclude – Ed uno di questi sarà certamente con il direttore generale dell’Asp 3, Giuseppe Giammanco. Bisognerà affrontare definitivamente il problema degli interminabili lavori di ristrutturazione che non possono certamente durare in eterno”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 06-10-2015