«Ho gioito ad ottobre quando l’Asp ha riconsegnato i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale. Mi sono preoccupato a gennaio, quando il cantiere, nei fatti, non era mai stato riattivato. Adesso che siamo arrivati a marzo e non vediamo ancora alcun operaio all’opera, ho deciso di scrivere al Prefetto, chiedendo il suo intervento per evitare che le speranze dei miei concittadini e di un intero territorio, di avere un Ospedale migliore, vengano vanificate». Sono le parole del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che ieri ha inviato una lettera al prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, chiedendole di intervenire per risolvere una questione che ormai si trascina da decenni. «Sento il dovere di segnalare – si legge nella missiva – il mancato inizio dei lavori di ristrutturazione dell’Ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. Si tratta di quei lavori consegnati nell’ormai lontanissimo 2007 e mai terminati a causa del fatto che, qualche anno dopo, la ditta che se le era aggiudicati è finita in amministrazione controllata. Sono esattamente quei lavori che, dopo una lunghissima procedura burocratica, l’Asp ha riaffidato nell’ottobre scorso esattamente alla stessa vecchia ditta che li aveva iniziati, chiudendo una procedura lunga e difficile che ha coinvolto anche l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Bene, dopo aver plaudito la “riconsegna dei lavori” e aver sperato che tutto si svolgesse nei 18 mesi previsti dal contratto, ci siamo accorti che fino alla data odierna in cantiere non ha operato alcun operaio».
Quello che Firrarello teme e che questi lavori non iniziano mai. «Il timore c’è – conferma – All’inizio ho immaginato che si trattasse solo di un ritardo fisiologico derivato dalla necessità da parte dell’impresa di organizzarsi. Oggi a distanza di quasi 5 mesi dalla data di consegna, ho ritenuto doveroso lanciare l’allarme per scongiurare il rischio che non si rispettino i tempi previsti dal contratto o ancora peggio che i lavori non siano realizzati. È certo che più giorni passano senza procedere, maggiori sono le possibilità che non si concludano in tempo». Lo scorso gennaio il sindaco aveva già segnalato i ritardi all’Asp, parlando con il direttore generale dott. Maurizio Lanza: «In quell’occasione –spiega – ho intuito le loro difficoltà a garantire la ripresa immediata dei lavori. Per questo è opportuno parlarne e chiedere l’intervento dello Stato». Ed, infatti, il sindaco conclude così la sua missiva: «Si auspica di conseguenza l’autorevole intervento da parte della Prefettura, per fare luce su tutti gli aspetti di un problema che si trascina ormai da troppi anni e che priva i cittadini del vasto comprensorio nord ovest dell’Etna di un ospedale efficiente per garantire il diritto alla Salute sancito dalla Costituzione». Fonte “La Sicilia” del 01-03-2023