Dopo essersi battuto affinché il Punto nascita dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte riaprisse nei tempi e nei modi indicati dal Ministero della Salute, adesso l’Osservatorio per la tutela dei Diritti della Salute, composto dai sindaci del versante nord dell’Etna e del versante sud dei Nebrodi si intesta una nuova e, se vogliamo, più difficile battaglia. Ieri, infatti, è stata ufficialmente inviata all’Asp 3 di Catania, una richiesta di incontro con il direttore generale, Giuseppe Giammanco per verificare quando riprenderanno i lavori di ristrutturazione dell’intero ospedale, colpevolmente fermi ormai da anni. Era, infatti, il lontano 18 dicembre del 2006 quando furono consegnati all’impresa i lavori di ristrutturazione ed ampliamento. Da programma in 2 anni e con 7 milioni di euro si dovevano realizzare plessi nuovi e ristrutturare quelli vecchi, per dotare un territorio montano e distante dagli ospedali più grandi, una struttura ospedaliera all’avanguardia. Ancora oggi i lavori non sono finiti e quel che è peggio non si intravede la fine. “Venerdì 17 giugno scorso, – spiega il sindaco, Graziano Calanna, – durante un tavolo di lavoro effettuato nel Palazzo municipale di Bronte con i colleghi sindaci dei Comuni di Randazzo, Maniace, Maletto e Cesarò è emersa la necessità di incontrare il direttore Giammanco. Durante i vari incontri che abbiamo effettuato per sostenere la riapertura del Punto nascita, infatti, ci è stato detto che vi erano tutte le condizioni affinché presto i lavori di ristrutturazione dell’ospedale ripartissero. Da allora è passato tanto tempo, ma purtroppo ne noi Sindaci abbiamo avuto notizie in merito, ne tanto meno abbiamo visto o avuto sentore dei ritorno degli operai nel cantiere. Ed allora ieri ho inviato la richiesta formale di incontro, come stabilito con i colleghi primi cittadini. Attendiamo – conclude – di avere notizie dal direttore Giammanco al più presto”. L’osservatorio per il Diritto alla Salute è costituito dai sindaci di Bronte, Randazzo, Maletto, Maniace Cesarò, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Floresta. Moio Alcantara e Roccella Valdemone. Tutti Comuni che orbitano attorno intorno a Bronte per i servizi ospedalieri e che insieme superano i 50 mila abitanti. “Per questo motivo – continua Calanna – a Bronte abbiamo bisogno di un ospedale efficiente. Ed i sindaci, al fine di migliorare l’offerta ospedaliera, obiettivo che in verità sappiamo essere comune fra noi e l’Asp, hanno la necessità di sottoporre all’attenzione del Direttore alcune carenze evidenziate da diverse segnalazioni giunte da pazienti, associazioni e comitati, affinché vengano colmate”. Fonte “La Sicilia” del 28-06-2016