Ancora un altro anno di sussidi per i lavoratori tessili di Bronte, usciti dal processo produttivo delle aziende che hanno subito i tagli delle aziende committenti. Lo annuncia la Cgil, che a Bronte ha riunito le lavoratrici per annunciare la bella notizia, ma anche per ricordare che fra un anno o le aziende o ripartono o si rischia la mobilità. Questo in sintesi quanto affermato dai sindacalisti della Cgil, Gino Mavica, dal segretario provinciale della Filctem – Cgil, Giuseppe D’Aquila e dal segretario amministrativo del sindacato di categoria Angelo Lopes alla presenza anche dell’assessore alle Attività produttive del Comune, Nunzio Castiglione: «Abbiamo riunito una rappresentanza delle lavoratrici – ha affermato Mavica – per informarle su questioni che abbiamo risolto presso l’Ufficio provinciale del lavoro, dove abbiamo affrontato il problema del pagamento della cassa integrazione ancora non erogata e del futuro dei lavoratori alla scadenza di ogni forma di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. L’incontro è stato più che proficuo – aggiunge – se è vero che abbiamo chiesto al direttore dell’Inps il pagamento diretto delle indennità che ancora non sono state erogate, forti anche del sostegno che abbiamo chiesto al sindaco di Bronte Pino Firrarello ed al Prefetto di Catania. L’incontro però è stato ancor più proficuo alla luce dell’accordo raggiunto con la dottoressa Licciardello che prevede l’erogazione della “cassa integrazione in deroga”, ovvero di un’ulteriore sussidio oltre a quelli già erogati a favore di quelle lavoratrici cui presto scadrà la cassa integrazione straordinaria». Per le famiglie un toccasana, ma è vero anche i sussidi non potranno durare all’infinito e bisogna guardare al futuro. «E’ quello che abbiamo cercato di far capire alle lavoratrici. – continua Mavica – Aver ottenuto la cassa integrazione in deroga può essere certamente considerata una vittoria, ma fra un anno oltre a trovarci molte famiglie senza reddito ci accorgeremo che una buona fetta dell’esperienza e della professionalità del comparto tessile di Bronte è andata perduta. La realtà odierna è che 3 lavoratrici su 4 non lavora ed usufruisce degli ammortizzatori sociali. Di conseguenza se questi dati non migliorano sarà la fine. Per questo – ribadisce Mavica insieme con il segretario D’Aquila – abbiamo chiesto il ripristino del tavolo provinciale con le aziende affinché si programmi la ripresa produttiva». Per Mavica e D’Aquila il polo tessile di Bronte può parlare di futuro solo se le aziende brontesi pensano ad un marchio proprio che possa aggredire il mercato fregiandosi del Made in Italy. «Siamo sempre stati e lo saremo sempre a fianco di imprese e lavoratori. – ha affermato l’assessore Castiglione – Il sindaco Firrarello ha sempre affrontato tutti i problemi dei lavoratori che oggi possono godere anche della cassa integrazione in deroga. Ringrazio la Cgil per questo incontro è soprattutto per la forza e la determinazione profusa. Siamo pronti a garantire tutto il supporto alle aziende che hanno voglia di investire».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 15-07-2011