L’Asp 3 di Catania punta alla prevenzione per combattere i tumori e sceglie il distretto sanitario di Bronte per effettuare lo screening del carcinoma del colon retto. Gli uffici del Distretto sanitario di Bronte, coordinati dal dott. Carmelo Distefano, infatti, hanno inviato a tutti i medici di base che operano nel territorio e a circa 8274 persone fra i 50 e i 70 anni residenti nei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, una lettera per informarli che è in atto una iniziativa di prevenzione per questo particolare tumore, e invitarli a partecipare. Attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci, infatti, è possibile individuare il tumore che, se individuato in tempo, può essere combattuto. I destinatari della lettera-invito sono 4327 a Bronte, 2430 a Randazzo, 892 a Maletto e 625 a Maniace. Chi riceve la lettera può partecipare allo screening ritirando in qualsiasi farmacia del proprio Comune uno speciale kit. A fornire le istruzioni su come utilizzarlo sarà lo stesso farmacista. “Successivamente – ci spiega il dott. Distefano – il test sarà riconsegnato alla farmacia che settimanalmente provvederà a farlo recapitare al laboratorio di analisi incaricato. L’utente dovrà firmare l’informativa sul trattamento dei dati personali e dovrà scegliere se l’esito negativo dell’esame dovrà essere spedito allo stesso indirizzo ove ha ricevuto l’invito o venga consegnato presso la sede centrale del Distretto di competenza. “Nei casi con riscontro positivo – aggiunge Distefano – e quindi a rischio, sono previsti ulteriori e più approfonditi accertamenti”. Una iniziativa lodevole da parte dell’Asp che guarda con efficacia alla prevenzione resa possibile grazie ad un protocollo di intesa tra Asp di Catania, Federfarma e le ditte distributrici dei farmaci. Con 610.000 morti all’anno nel mondo, il tumore al colon retto purtroppo è la quarta più comune forma di cancro, e occupa il secondo posto per mortalità nell’uomo e il terzo nella donna. In Italia si osservano 40 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Per questo sono determinanti gli screening preventivi cui tutti, al di là delle iniziative delle Asp, dopo i 50 anni dovrebbero sottoporsi.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 06-11-2011