La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della classificazione dell’ospe – dale “Castiglione Prestianni” di Bronte come “ospedale di Zona disagiata”, considerato da tutti un declassamento, riunisce attorno un “tavolo” diverse parti politiche di Bronte ed i Comuni del versante nord ovest dell’Etna. All’incontro, organizzato dal Centro studi Azione e Sviluppo Locale di Bronte, hanno partecipato la Giunta di Bronte al completo, diversi consiglieri comunali, il già senatore Pino Firrarello, il sindaco di Maniace, Nino Cantali e i rappresentanti dei Comuni di Randazzo, Cesarò e San Teodoro. A moderare l’incontro, il presidente del Consiglio comunale Nino Galati, con l’avv. Giuseppe Gullotta del Centro studi pronto a proporre il ricorso giudiziario contro il ridimensionamento dell’ospedale. «Non è impossibile – ha spiegato – questo territorio deve avere un ospedale di base, altrimenti perderemo anche il Punto nascita. Prepariamo una proposta». Vivace il dibattito, con il presidente del Consiglio comunale di Randazzo, Alfio Ragaglia, che accetta l’idea del ricorso, proponendo pure azioni eclatanti di protesta. Il ricorso giudiziario, però, convince poco il senatore Pino Firrarello: «A Roma hanno tagliato 150 primari –ha affermato –se chiude l’Ostetricia è a rischio la Pediatria. Possiamo chiedere un altro medico, una Cardiologia e l’Urologia». «Il sindaco Graziano Calanna – ha spiegato l’assessore Giuseppe Di Mulo –fino a fine novembre ha effettuato incontri sull’ospedale per cui tutti ci siamo battuti, ma i governi degli ultimi 10 anni non hanno voluto bene a Bronte, nonostante il nostro sia un ospedale di montagna. Diciamo chiaramente che Bronte è stata penalizzata per favorire gli ospedali di Giarre e Militello». Duro l’intervento del consigliere di Randazzo, Sara Sindoni, che ha sottolineato come «i politici hanno dimenticato il territorio e se ne ricordano solo in occasioni elettorali». Particolarmente sentiti gli interventi del sindaco di Maniace Nino Cantali e del consigliere Tiziano Rizzo, con l’assessore di Bronte Ernesto Di Francesco che ha ribadito l’importanza del dialogo con l’Asp: «Il sindaco Calanna ha istituito in comitato dei sindaci che è l’organo delegato ha dialogare con il commissario dell’Asp. Il Comune di Bronte ha intrapreso un dialogo costruttivo e rispettoso con il direttore Lanza». Infine la conclusione del vice sindaco di Bronte Gaetano Messina: «La politica si occupi di politica. Contrasti il decreto Balduzzi che per il nostro territorio è sbagliato e non si intrometta in fatti gestionali. La politica protegga il principio di “cittadino equivalente” difendendo i suoi diritti che sono uguali per tutti». Fonte “La Sicilia” del 16-02-2019