Questo momento rischia di passare alla storia. Ieri ruspe e caterpillar, in contrada Musa, hanno iniziato a tracciare la pista per permettere ai mezzi pesanti ed alla trivella di raggiungere il punto esatto dove i tecnici hanno deciso che bisogna effettuare lo scavo del terzo pozzo Musa. Fra qualche giorno di conseguenza potrebbe iniziare lo scavo del pozzo vero e proprio. Da anni, infatti, si parla di questo pozzo che dovrebbe, con acqua perfettamente salubre, lenire le sofferenze dei brontesi derivanti dalla siccità estiva. Come da anni, inoltre, si cerca in tutti i modi il sistema per miscelare l’acqua proveniente dal pozzo di Ciapparazzo dell’Acoset che, com’è noto, è troppo ricca di vanadio. Due problemi gravissimi che con il terzo Pozzo Musa dovrebbero sparire per incanto, perché, come ripete sempre il sindaco Pino Firrarello, il nuovo pozzo capterà acqua così buona da poter essere imbottigliata. «Confermo! – ribadisce lo stesso Firrarello – MI dicono che è una delle acque più buone dell’Etna. Dai documenti risulta che il pozzo sarà profondo circa 250 metri e largo 45 centimetri, ma la falda che si troverà già a 120 metri. Da questo pozzo pensiamo di prelevare almeno 30 litri di acqua al secondo. Così riusciremo a dare acqua buona anche in estate a tutto il centro abitato». Ma fra l’acqua di contrada Musa e le abitazioni di Bronte c’è di mezzo la collinetta di contrada Rivoglia da superare e poi bisogna ottimizzare la rete affinché ci sia una equa distribuzione. Per questo il progetto complessivo, finanziato con i fondi del Pnrr per circa 5,5 milioni di euro, prevede altri lavori.
«Oltre allo scavo del terzo pozzo Musa – infatti afferma il rup dei lavori, il geometra Nino Saitta, responsabile del settore Urbanistica del Comune – bisognerà ristrutturare i serbatoi ubicati nelle contrade Rivoglia, Stazione e Annunziata tutti distribuiti nelle zone più alte della cittadina. Ma questo non basterà. Bisognerà costruire un nuovo serbatoio in contrada Colla e 2 condotte completamente nuove. La prima servirà a collegare il terzo pozzo Musa al serbatoio Rivoglia, che diventerà il serbatoio principale nella rete di distribuzione idrica, e la seconda condotta, invece, da viale Kennedy riempirà il nuovo serbatoio Colla». «Questo nuovo sistema, così com’è stato progettato, – conclude Firrarello – ci permetterà non solo di miscelare l’acqua proveniente da Ciapparazzo, ma di distribuirla in maniera efficace per tutto il paese ed anche nei mesi estivi, quando di solito nelle case l’acqua manca sempre».