Non perde tempo il Comune e a pochi giorni dall’approvazione da parte dell’Ati del progetto di quasi 5,5 milioni di euro per scavare il terzo pozzo Musa e di effettuare importanti lavori nella rete idrica, pone le basi per iniziare i lavori. Alla presenza, fra gli altri, del sindaco Pino Firrarello, del segretario generale Giuseppe Bartorilla, della Giunta municipale e dei responsabili d’area del Comune, Salvatore Caudullo, Nino Saitta, Francesca Longhitano ed Antonella Cordaro, infatti, l’impresa aggiudicatrice ha firmato il contratto per l’esecuzione dei lavori. «E stato possibile – spiega il responsabile dell’Area Urbanistica del Comune, geometra Nino Saitta che è anche il progettista dell’intervento – perché abbiamo fatto ricorso all’appalto integrato. «Nelle more dell’approvazione del progetto, il Comune, infatti, ha proceduto ad effettuare la gara di appalto. L’impresa aggiudicatrice, che nulla avrebbe potuto pretendere nel caso in cui il progetto non fosse stato approvato, adesso ha l’onere di realizzare il progetto esecutivo ed effettuare i lavori nel rispetto del contratto che adesso abbiamo sottoscritto». Ed il contratto prevede che la ditta effettui le opere indicate nell’arco di 2 anni. Nel 2026 quindi non è escluso che i brontesi possano bere l’acqua che proviene dal terzo Pozzo Musa.
«Acqua che sappiamo già essere buonissima – spiega il sindaco Pino Firrarello – Così buona da poter anche essere in teoria imbottigliata. Per adesso la immetteremo nella rete idrica, impinguando il quantitativo d’acqua a disposizione dei brontesi e diminuendo la parte che l’Acoset ci fa arrivare dal pozzo di Ciapparazzo. «L’obiettivo finale – conclude – è quello di non far più soffrire la sete ai brontesi. Sarà possibile perché il terzo Pozzo Musa ci darà acqua buona a sufficienza». Il progetto di 5,5 milioni di euro permetterà al Comune non solo di scavare il pozzo, ma di realizzare il serbatoio di Poggio San Marco, ristrutturare quelli di contrada Annunziata e Stazione, di realizzare la condotta di collegamento da Kennedy alla vasca di Poggio San Marco e ristrutturare il serbatoio di contrada Rivoglia. Fonte “La Sicilia” del 06-01-2024