Buone notizie per i produttori di pistacchio di Bronte che il 9 giugno scorso hanno visto i propri pistacchieti distrutti da una eccezionale grandinata. Esiste la possibilità che i danni subiti dalle piante possano essere risarciti con un opportuno indennizzo. Questa è la buona notizia che il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, ha portato ieri tornando da Palermo dopo aver avuto una lunga audizione con la III Commissione regionale sulle “Attività produttive”, presieduta dall’on. Bruno Marziano. “Durante l’audizione, cui hanno partecipato anche alcuni produttori – ha affermato il sindaco Calanna – è stato chiaramente ribadito che non potranno essere risarciti i danni alla produzione di pistacchio che è stata rovinata dalla grandine. L’Unione europea, infatti, invoglia gli agricoltori a stipulare opportune polizze assicurative per proteggersi dalla grandine, che la legge da una parte la considera fra gli eventi atmosferici eccezionali, ma dall’altra non ne riconosce i possibili risarcimenti per i danni subiti dai frutti. Solo dai frutti però. – spiega il sindaco – Secondo quanto detto in Commissione i danni che subiscono le piante possono essere risarciti e questo ci consentirà di puntare a far riconoscere a Bronte lo stato di calamità naturale”. Ed è questa è la risposta che gli agricoltori attendevano, dopo aver temuto di essere lasciati da soli dallo Stato. Per legge, infatti, è possibile chiedere lo stato di calamità naturale se ad essere danneggiate sono state almeno il 30% delle piante. “E da una perizia effettuata dai tecnici della Regione – ribadisce il primo cittadino di Bronte – è risultato che la grandinata da noi ha rovinato 80% delle piante. Quindi le condizioni potrebbero esserci tutte. Il 22 luglio dobbiamo risentirci con il presidente Marziano. Per quel tempo saranno arrivate in Commissione le perizie definitive per la quantificazione del danno. Noi – aggiunge il sindaco – ovviamente siamo pronti a fornire ogni contributo e spiegazione alla Regione ed ai produttori che chiederanno aiuto. Il pistacchio – conclude – è uno dei prodotti tipici fra i più preziosi del paniere dell’Etna. Caratterizza e valorizza le nostre produzioni agricole. Sarebbe stato ingiusto lasciare da soli i produttori che ricordo in diverse contrade di Bronte che hanno perso tutta la produzione e visto la grandine spezzare i robusti rami anche di antiche piante di pistacchio”.
Fonte “La Sicilia” del 25-06-2015