A Bronte è tempo di raccolta di pistacchio. Tantissimi operai sono fra le irte lave dell’Etna dominate dai pistacchieti e le organizzazioni sindacali di categoria si lanciano a difesa dei diritti dei lavoratori. La segreteria unitaria della Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil di Catania ha inviato una lettera esposto al dirigente dell’Ispettorato del lavoro di Catania, al presidente e al direttore dell’Inps e al prefetto chiedendo controlli sulla regolarità delle assunzioni dei lavoratori: “Stanno arrivando segnalazioni di un utilizzo improprio di voucher – si legge nella missiva – Per questo si chiede di approntare una forte vigilanza, onde tutelare i diritti di tutta la manodopera occupata”. “Il voucher o meglio chiamati anche buoni lavoro – spiega Alfio Mannino segretario provinciale della Flai-Cgil – sono uno strumento o se volete una agevolazione di legge a vantaggio di lavoratori estremamente saltuari. Permettono al datore di lavoro di ingaggiarli risparmiando. Non possono però essere utilizzati dalle aziende con volume di affari superiore a 7.000 euro, a meno che questi non siano pensionati o studenti. Abbiamo, invece, -continua – ricevuto segnalazioni di un uso di voucher per i lavoratori iscritti negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli, che verrebbero così penalizzati dal punto di vista contributivo. Meglio controllare”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 03-09-2013