Non finiscono le polemiche che interessano l’ospedale di Bronte, sotto i riflettori in questi giorni, per la riapertura del Punto nascite e dei problemi conseguenti al fatto che la stessa sera dell’inaugurazione alcuni parti sono stati effettuati in altri ospedali. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Prestianni, e alcuni parti avvenuti anche grazie alla grande disponibilità del dottor Marco di Bella, anestesista di Bronte, che ha lavorato in regime di surplus orario per garantire il servizio. Risolto il problema nascite, è venuto fuori nella giornata di ieri, un nuovo problema, dovuto a ben 6 interventi chirurgici, tra cui ernie, e colecistite, che sono state rinviate a data da destinarsi, proprio per la mancanza di anestesisti. Una situazione avvilente per i pazienti, che già a causa del covid, hanno visto allungare i tempi di attesa degli interventi. In verità in ospedale un altro anestesista era presente, ma proprio a seguito delle polemiche avvenute in questi giorni è stato riservato proprio al Punto nascite e ad eventuali urgenze. Un problema che si trascina da mesi, con lacune che purtroppo nascono dalla mancanza di medici con questa specializzazione. L’Asp ha cercato spesso di sopperire alla mancanza con concorsi e chiamate varie, ma i pochi che sono entrati non bastano a colmare il fabbisogno degli ospedali. Così, spesso, è proprio Bronte a rimanere sguarnito, con gli anestesisti che vengono mandati a Biancavilla, Acireale o in altri ospedali.
A causa di ciò, capita che nei festivi o nelle ore notturne, la chirurgia o l’ortopedia non possono garantire interventi, a volte urgenti, con i pazienti che vengono trasferiti in altri ospedali. Una situazione che diventa drammatica in estate, quando, oltre alla mancanza di specialisti, si aggiunge la carenza di personale dovuta a malattie, e alle necessarie ferie estive. Spesso, per coprire i turni, gli anestesisti vengono da Biancavilla in regime di straordinario, ma specie per le feste, a volte diventa impossibile reperire il personale necessario. «Da tempo denunciamo questa situazione – dichiara Biagio Venia del Comitato a Difesa dell’ospedale – e devo dire che poco è cambiato. E’ necessario che ci sia una svolta programmatica e funzionale per l’ospedale di Bronte, che serva in primis a completare l’organico con medici e infermieri, e fare in modo che l’ospedale funzioni h24 7 giorni su 7. La salute non ha orario». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 06-08-2021