Si torna al lavoro nel cantiere di ponte Bolo sul fiume Simeto, nel tratto della Ss 120 fra Bronte e Cesarò. A quasi un anno dallo stop imposto dall’Anas a seguito dell’attivazione delle procedure di risoluzione del contratto nei confronti dell’impresa che si era aggiudicata l’appalto, sono ripresi i lavori di costruzione del ponte. L’Anas, infatti, ha sospeso le procedure di risoluzione del contratto, perché un’altra impresa è subentrata per completare l’opera, come ci conferma l’Ufficio stampa dell’Anas, che in una nota scrive: «I lavori di ricostruzione del ponte “Bolo” sul fiume “Simeto”, consegnati il 23 aprile del 2009 all’impresa Comer Spa, da contratto dovevano essere completati in 365 giorni: A causa di motivi legati all’organizzazione propria dell’impresa, le attività di cantiere hanno subìto notevoli ritardi che hanno indotto l’attivazione delle procedure di risoluzione contrattuale, in danno dell’impresa. Procedure – si continua a leggere – che sono state sospese a seguito dell’affitto del ramo di azienda da parte dell’impresa Si.Gen.Co. Spa, subentrante nell’appalto in corso e in tutte le attività lavorative, che sono state riprese regolarmente. Attualmente – si continua a leggere nella nota – è in corso il varo dell’impalcato in acciaio ed il rivestimento delle spalle e dei muri in calcestruzzo, con pietre a “taglio incerto”, ad ultimazione del varo si procederà alla posa delle coppelle prefabbricate e della soletta. Si stima – conclude – di concludere i lavori entro l’anno in corso». Per i tanti automobilisti che attraversano i confini fra le province di Catania e Messina, una bella notizia. La vecchia passerella provvisoria, che scorre parallela al ponte in costruzione, non può essere considerata una soluzione ancora per molto tempo. Oltre ai crolli che spesso in passato hanno provocato voragini nella carreggiata, la passerella non è mai stata in grado di sopportare le improvvise piene del fiume Simeto, che così ogni volta che piove un po’ più insistentemente inonda la passerella. Spesso, infatti, l’irruente acqua del fiume hanno finito per superare il livello della carreggiata, costringendo Anas e polizia stradale a chiudere il transito e ringraziare il cielo che nessun automobilista sia rimasto intrappolato. Adesso che i problemi burocratici sembrano essere superati, si spera che i lavori procedano da programma e che il prossimo Natale regali alla viabilità fra i Nebrodi e l’Etna un passaggio sul Simeto realmente sicuro.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 11-09-2011