Comincia l’operazione “ricostruzione del ponte sul fiume Saracena”, sito al confine fra i territori di Bronte e Randazzo, ed ormai da tempo pericolante. Il dirigente provinciale dell’Azienda foreste demaniali di Catania, Ettore Foti, ha incassato il si da parte di diversi enti sulla collaborazione per la progettazione del nuovo ponte, ma soprattutto per la ricerca dei fondi. All’incontro, ospiti di Foti che si è avvalso della collaborazione dei suoi dirigenti Antonino Grasso ed Antonio Garro, hanno partecipato l’ing. Salvatore Caruso del Genio civile di Catania, gli architetti Davide Barnabà e Paolo Licandro del Dipartimento di Protezione civile, il geometra Angelo Spitaleri ed il comandante della Polizia municipale Gaetano Pecorino del Comune di Bronte, l’arch. Aldo Meli del Comune di Randazzo ed il capo dell’Ispettorato forestale di Catania, Antonio Lo Dico, giunto all’incontro con la dottoressa Valentina Tamburino e l’ispettore Gaetano Bartolotta. Assenti il Parco dei Nebrodi che ha comunicato l’impossibilità a partecipare al vertice ed il Comune di Maniace. “L’incontro è stato utilissimo – spiega Foti – La realizzazione di un ponte necessità di professionalità ed esperienze che l’Azienda non possiede. Di conseguenza il fatto che gli enti invece di queste professionalità si avvalgono abbiano accettato di collaborare è certamente confortante. Il problema più spinoso rimane quello del reperimento delle somme. Realizzare un ponte che, nel rispetto dell’ambiente, permetta stabilmente il transito, non costerà meno di un milione di euro, finanziabili oggi solo attraverso i bandi dell’ Unione europea. L’Azienda farà la sua parte – conclude – ma è chiaro che tutti devono individuare attraverso i propri canali gli strumenti necessari a reperire risorse”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 13-02-2013