Hanno approfittato in maniera meschina e gretta della sua disperazione; senza un minimo di pietà lo hanno raggirato, spillandogli denaro, con l’unico scopo di approfittare della buona fede del giovane, della sua necessità di un lavoro. Due dipendenti dell’Eni, azienda di contrada Cantera, a Bronte, sono gli autori di una truffa, messa a segno contro un giovane 24enne, anche lui di Bronte. La truffa sarebbe stata compiuta nel 2012. I due dipendenti hanno raggirato il ragazzo, promettendogli un sicuro posto di lavoro in azienda, farneticando di loro “importanti” conoscenze. Da qui la richiesta di denaro necessario, come dicevano i due dipendenti, ad avviare la pratica di lavoro. Per far credere al ragazzo che il suo sogno stava per andare in porto lo hanno anche convinto a sostenere visite mediche specialistiche, per certificarne la sana e robusta costituzione. Poi, il colpo finale. La richiesta di un nuovo versamento di denaro, con la somma finita su un numero di conto postale intestato ad uno dei due truffatori. Due anni sono passati senza che il ragazzo vedesse concretizzarsi quella promessa. Da qui la decisione, lo scorso mese di novembre, di denunciare il raggiro ai carabinieri. I militari dell’Arma hanno immediatamente fatto scattare le indagini, raccogliendo tutti gli elementi necessari per incastrare gli aguzzini. Per la coppia di truffatori, un 43enne della provincia di Enna e un 33enne della provincia di Ragusa è adesso arrivata la denuncia all’Autorità giudiziaria, con l’accusa di truffa aggravata.
M. S. Fonte “La Sicilia” del 17-02-2015