Vacanze estive felici e serene per i 75 contrattisti del Comune di Bronte. La Giunta municipale, guidata dal sindaco Graziano Calanna, ha approvato la delibera che, di fatto, avvia le procedure per la loro stabilizzazione a tempo indeterminato. La delibera, redatta dal capo del personale del Comune, dott. Nunzio Lupo, fa riferimento a tutte le normative nazionali e regionali che permettono al Comune la stabilizzazione dei precari e prende spunto dal programma del fabbisogno del personale del triennio 2018/2020, approvato nel giugno scorso da Graziano Calanna che già indicava la possibilità di dare ai 75 precari un lavoro a tempo indeterminato. Alla fine la delibera prevede di stabilizzare entro la fine dell’anno 17 contrattisti, di cui per 2 già era già stata avviata la procedura di stabilizzazione, mentre nel 2019 di stabilizzare gli altri 58 contrattisti. «Noi si che abbiamo dato un colpo mortale alla precarietà del lavoro nel Comune di Bronte. – afferma il sindaco Graziano Calanna –Vedo ogni giorno i contrattisti e mi accorgo che sono impiegati perfettamente integrati nella macchina burocratica del Comune. A differenza degli altri però hanno meno diritti e vivono con il timore del mancato rinnovo contrattuale. Io ritengo che ogni lavoratore abbia il dovere di rendere al massimo nel posto di lavoro, ma ha anche diritto alla serenità». Calanna ha puntato alla stabilizzazione dei precari del Comune di Bronte già dal dicembre del 2016, subito dopo l’approvazione da parte del Governo regionale delle “Disposizioni in materia di autonomie locali e per la stabilizzazione del personale precario”. Ai tempi non assicurò nulla, ma affermò con decisione che se avesse potuto “i precari del Comune li avrebbe stabilizzati tutti”. Adesso questa promessa è diventata concreta. Le stabilizzazioni saranno tutte a tempo indeterminato per 24 ore settimanali. Nel 2018, 7 lavoratori saranno stabilizzati in categoria B1, 6 in B3 e 4 in C1. Nel 2019, invece, 15 lavoratori in B1, 14 in B3 e 29 in C1. «Speriamo di chiudere – conclude il sindaco –una pagina che ha condizionato la vita di tanti lavoratori e di tante famiglie». Fonte “La Sicilia” del 21-07-2018