Presto acqua a sufficienza e di qualità superiore. Bronte si prepara a scavare il terzo pozzo Musa, di cui si parla da tempo non solo per assecondare le richieste di acqua durante i mesi estivi, ma anche per ridurre dai rubinetti delle abitazioni il quantitativo di vanadio che arriva dall’acqua del pozzo di Ciapparazzo. Il ministero delle Infrastrutture, infatti, si prepara a concedere al Comune ben 5 milioni di euro per realizzare lavori nella rete idrica. Si tratta di una parte di un progetto complessivo che prevedeva un investimento di ben 24 milioni di euro. «Il problema dell’acqua è antico – spiega il sindaco Pino Firrarello -. Lo ricordo da quando, nell’ormai lontano 1963, arrivai in questa città. Allora i brontesi mi dicevano che nel sottosuolo di sicuro c’era tanta acqua, ma che nei rubinetti delle loro case arrivava una volta la settimana grazie a una sorgente che si trova a Maniace. Poi arrivò quella di Ciapparazzo, ma nonostante ciò, pur attenuata, la carenza idrica perdurava. Per questo l’allora sindaco Nino Paparo coinvolse il professore Aureli dell’Università di Catania che ci consigliò di scavare altri pozzi. Così si scavò il primo pozzo Musa e poi il secondo. Adesso con questi fondi scaveremo anche il terzo per dare acqua nei rubinetti delle case dei brontesi tutto l’anno. Il finanziamento di 5 milioni che il ministero si prepara ad erogare fa parte di una richiesta complessiva di ben 24 milioni euro utili a realizzare altre opere.
Fra queste la sistemazione della rete idrica che, ormai vetusta, fa perdere in 50% di acqua». «Il finanziamento – dice l’avvocato Roberto Landro che ha seguito passo passo l’intero iter – è in via di completamento della fase istruttoria. I fondi sono europei e, tramite il ministero, verranno gestiti dalle Regione». Cosa, nel dettaglio, si realizzerà con questi fondi lo spiega il geometra Nino Saitta, responsabile per il Comune del settore Acquedotto e Urbanistica: «Insieme con l’ingegnere Salvatore Caudullo, che guida il settore Lavori pubblici del Comune, abbiamo presentato delle schede progettuali propedeutiche all’erogazione del finanziamento. Con i fondi ottenuti l’opera più importante che realizzeremo sarà lo scavo del terzo pozzo Musa. Ma non solo. Ristruttureremo i serbatoi, importanti per permetterci di effettuare in tutte le vie una distribuzione omogenea ed effettueremo un collegamento fra il Poggio San Marco e viale Kennedy. Sarà utile per portare l’acqua del terzo pozzo Musa ai serbatoi di Poggio San Marco. Infine sostituiremo alcune saracinesche». «Continueremo a chiedere gli altri fondi del progetto complessivo – conclude il sindaco –. Saranno utili ad evitare di perdere in condotta il 50% dell’acqua immessa il 50. Allora sì che avremo acqua a sufficienza tutti i giorni e per tutto l’anno». Fonte “La Sicilia” del 21-09-2021