È finalmente arrivata la notizia che tutta Bronte attendeva da tempo. Il Cru (Consiglio regionale urbanistica) dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente ha detto si al Piano regolatore generale che il Consiglio comunale di Bronte ha adottato nel giugno 2006. Si tratta di un’approvazione con alcune prescrizioni. In pratica il Consiglio, pur approvando lo strumento urbanistico, ha posto delle osservazioni su alcune scelte, chiamando il Comune a presentare delle controdeduzioni. In particolare fra le osservazioni più rilevanti il Cru ha imposto al Comune di allargare l’area del centro storico, inglobando anche quartieri come San Vito, per allinearsi comunque con il perimetro del vecchio catasto borbonico. Il Cru non ha, invece, ritenuto opportuno accettare gli ulteriori ampliamenti della zona artigianale e dell’area di edilizia economica popolare in contrada Sciara Sant’Antonio. Per il resto, a parte qualche piccolo rilievo, il Piano regolatore generale di Bronte è stato accettato in toto. «Alcune delle prescrizioni formulate dal Cru sono condivisibili, – ci dice il sindaco Pino Firrarello – per altre riteniamo di avere argomenti a sufficienza per presentare opportuni chiarimenti e ribaltare la decisione. Se, infatti, è giusto accettare l’idea di ampliare l’area del centro storico e magari di limitare invece quello della zona artigianale, non è possibile ridimensionare la zona di edilizia economica popolare, perché vi sono già delle cooperative che hanno avuto i progetti approvati dall’assessorato regionale». «Anche se in ritardo, – ha aggiunto il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta – non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione. Faccio mie alcune prescrizioni del Cru perché ritengo migliorino ulteriormente lo strumento urbanistico che abbiamo votato, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del territorio». Adesso il Consiglio comunale deve accettare le decisioni del Cru o presentare le controdeduzioni per quanto non condiviso. Terminato l’iter il Prg sarà inoltrato all’assessorato per l’approvazione definitiva.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 11-12-2014