Natale di solidarietà a Bronte. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Graziano Calanna, ha sottoscritto insieme con i Comuni di Randazzo, Maletto, e Maniace (che con la città del pistacchio costituiscono il Distretto sanitario), con l’Asp, con i Centri per l’impiego e con gli istituti scolastici del territorio, il protocollo d’intesa per mettere in atto il progetto del ministero della Politiche sociali, chiamato Sia. “Il Sia – ha affermato il sindaco Calanna – è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie indigenti che rispondono a determinate caratteristiche, come, per esempio, avere in famiglia un componente minorenne, diversamente abile o una donna in gravidanza. Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire a un progetto personalizzato di attivazione sociale individuato dai servizi sociali dei Comuni. L’obiettivo finale è quello di far sì che le famiglie superino la condizione di povertà per riconquistare gradualmente l’autonomia”. In pratica la famiglia beneficiaria dovrà come stringere un patto con i gestori locali del Sia e porre in essere una serie di comportamenti virtuosi, quali, a esempio, la ricerca attiva del lavoro, la partecipazione a progetti di inclusione lavorativa, la frequenza scolastica dei figli minori, l’adesione a specifici percorsi eventualmente individuati dai servizi specialistici come a esempio la cura della propria salute o la fuoriuscita dalle dipendenze. Rispettando tutto ciò si otterranno i benefici. Per questo motivo il protocollo sottoscritto prevede l’istituzione di una equipe multidisciplinare che segua le famiglie e rediga per loro un piano individualizzato ad hoc. Per ottenere il beneficio economico infine i Comuni dovranno inviare i dati raccolti delle famiglie all’Inps che verificherà il possesso dei requisiti, redigerà una graduatoria e poi agli aventi diritto consegnerà, attraverso Poste Spa, una vera e propria carta di credito chiamata “Carta Sia”, contenente mensilmente il beneficio economico. “Anche questo progetto – conclude Calanna – ci aiuta ad aumentare i livelli di solidarietà sociale. Per noi è sempre stato un motto: viviamo momenti di crisi, ma dobbiamo fare il possibile affinché nessuno rimanga indietro”. Fonte “La Sicilia” del 28-12-2016