Nasce nel versante nord ovest dell’Etna un osservatorio permanente a difesa del Punto nascite e dell’intero ospedale di Bronte, costituito da un territorio che non si considera “periferia del mondo salute”. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che ieri in piazza Spedalieri ha riunito i sindaci e la società civile del comprensorio per ribadire che non si abbasserà la guardia fino a quando il Punto nascite non sarà potenziato e riattivato. “A questa manifestazione – ha esordito Calanna – abbiamo invitato tutta la deputazione nazionale e regionale. Alcuni ci hanno fatto pervenire la propria vicinanza come gli onorevoli Concetta Raia, Anthony Barbagallo, Angelo Villari, Gino Ioppolo, Basilio Catanoso e Nello Musumeci. Altri come Alfio Papale e Francesco Cappello sono qui con noi. Questa non è una manifestazione contro qualcuno, ma il Ministero ci ha concesso appena 90 giorni di tempo per potenziare il Punto nascite, ne sono passati già 30 senza risultati ragguardevoli. Vero è – continua – che sono stati pubblicati i bandi per le assunzioni dei medici, ma dubito che questi in poco tempo possano essere in servizio. Ed allora che l’Asp ci sottoponga e rispetti un crono programma e dica quali sono le risorse necessarie e chi deve garantirle, solo allora saremo più tranquilli”. Concetto condiviso dai sindaci di Maletto, Randazzo, San Teodoro, Maniace, Cesarò e Roccella Valdemone. E se l’ex sindaco Pino Firrarello, ha ricordato il suo impegno ed il lavoro che in questo momento l’Asp sta svolgendo, l’on. Papale ha ribadito quanto importante sia l’ospedale di Bronte anche a causa della difficile viabilità di montagna e l’on. Cappello ha sottolineato quanto importanti siano i Punti nascita e nefasta l’idea di chiuderne alcuni. “Troppo pochi 3 mesi di tempo per potenziare il servizio. – ha concluso Calanna – Sarebbe servito almeno un anno”. “Nel ritenere condivisibili le preoccupazioni espresse dall’Amministrazione comunale e dai cittadini di Bronte – hanno scritto in una nota Gino Ioppolo e Nello Musumeci – assicuriamo la nostra vicinanza in commissione Sanità all’Ars. Ottenuta la deroga adesso è urgente mettere in sicurezza il reparto”. Fonte “La Sicilia” del 01-02-2016