E’ arrivato ieri mattina, alle 11,43, il primo nato del 2017 nel Punto nascita dell’ospedale di Bronte. Si chiama Giorgia Mancuso, ed è la secondogenita di Giuseppe Mancuso e Giovanna Meli, e sorella di Gaia. La piccola, lunga 49 centimetri e con il peso di 2730 grammi, è arrivata con parto spontaneo, assistita dal ginecologo Rosario Garozzo, dall’Ostetrica Maria Catalano, e dalla pediatra Maria Mancuso. Un buon inizio per un punto nascite che, per tante vicissitudini, ha rischiato di sparire, creando gravi disagi nella zona, lontana dai grandi centri e con un bacino di utenza di oltre 50 mila abitanti. Solo lo scorso anno, dopo la chiusura nei primi mesi del 2016, ha ottenuto la deroga per restare aperto, e il successivo impegno dell’Asp ha finalmente messo il reparto in condizione di lavorare. Ora l’organico è completo, esiste una guardia attiva con inclusi i rianimatori, l’unica pecca che bisogna superare sono i numeri. Gli ultimi decreti, pretendono almeno 1000 parti l’anno, con la riduzione a 500 per gli ospedali in deroga specie se nelle zone disagiate. E Bronte, nel 2016, si è fermato ad appena 175 parti, pochi anche tenendo conto che il punto nascite è entrato a regime solo il 18 aprile. Ma i numeri sono bugiardi, infatti, da statistica, le nascite tra Bronte, Maletto, Randazzo e Maniace, oltre che di Cesarò, San Teodoro e Santa Domenica Vittoria, centri del messinese ma che spesso si appoggiano a Bronte, potrebbero essere di gran lunga superiori ai 500. Quando negli anni passati il reparto lavorava a regime, si superavano tranquillamente i 600 parti. Nel 2014 ad esempio, su 146 nascite a Bronte, solo 100 hanno scelto l’ospedale locale, e di Randazzo solo 41 su 94 hanno optato per Bronte. Meglio Maniace, con 40 nascite su 51 a Bronte, Adrano contribuì con 23 partorienti su 362. E mancano i dati di Maletto e degli altri paesi, Numeri che consentirebbero il mantenimento, e che potrebbero essere facilmente raggiunti se si optasse per il nosocomio locale. “Ho trovato un pool di medici davvero molto professionali – dice il neo papà Giuseppe – e un reparto con una sala parto veramente all’avanguardia, ringrazio tutti, per la grande umanità ed assistenza dimostrata”. Alla famiglia Mancuso, gli auguri dalla nostra redazione. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 03-01-2017