C’è fermento a Bronte. La città attende con trepidazione che venga riattivato il Punto nascita dell’ospedale. In tanti, infatti, quasi non ci speravano più e, nonostante la deroga del Ministero della Salute, che ha salvato il reparto, malgrado abbia effettuato meno di 500 parti l’anno, in questi mesi hanno temuto che la mancanza di risorse alla fine fosse più forte delle decisioni politiche e della volontà della gente. Ovvero accadesse quello che di questi tempi si verifica spesso. Invece non è stato così. E ieri l’altro il sindaco, Graziano Calanna, ha dato la bella notizia alla città: “Le nostre proteste e le nostre battaglie sono servite – ha affermato il primo cittadino – ma questa vittoria non deve farci abbassare la guardia. Il confronto con le istituzioni sanitarie a tutti i livelli, infatti, deve continuare. Il completamento dei lavori dell’Ospedale, il potenziamento di tutti i reparti e soprattutto del Pronto soccorso, oltre al sicuro mantenimento, negli anni futuri, del Punto nascita sono risultati che non possono e non devono sfuggirci. Io ringrazio i colleghi Sindaci per aver condiviso la battaglia che è partita da Bronte, ma ringrazio anche i cittadini per esserci stati vicini in occasione delle manifestazioni di protesta e proposta. Grazie – conclude – anche all’Asp con cui ci incontreremo per risolvere anche il problema del completamento dei lavori dell’ospedale”. Reazioni positive da tutto il mondo politico. Anche il già senatore ed ex sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha accolto la notizia con soddisfazione: “A me lo ha comunicato il direttore Generale Giammanco che ringrazio assieme alla dottoressa Faraone e al dott. Luca. Insieme hanno affrontato problemi difficili. Hanno dovuto rifare l’atto aziendale, perché la Giunta regionale ne aveva approvato uno senza il nostro Punto nascita, ed affrontare le tante difficoltà economiche. Pensate che l’assessorato ha chiaramente detto di non avere le risorse economiche per riattivare il reparto, costringendo l’Asp a recuperare i 3 milioni da diverse economie. Fatto ciò si è potuto procedere con le assunzioni di medici e anestesisti che a Bronte sono sempre mancati. Per l’ospedale comincia un nuovo cammino che resta comunque difficile, . ha continuato l’ex primo cittadino – Bisogna riprendere i lavori di completamento della struttura, rivedere il Pronto soccorso attualmente carente e tanto altro. A favore dell’ospedale di Bronte mi sono sempre battuto e mi batterò ancora”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 17-04-2016