Ancora finanziamenti a Bronte e soprattutto nuove idee per lo sviluppo della zona artigianale di contrada Santissimo Cristo. A darcene notizia è il sindaco Pino Firrarello che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo presso l’area artigianale e verificare dove verranno realizzati i 16 nuovi lotti che permetteranno agli artigiani brontesi di realizzare nuovi capannoni per nuovi insediamenti produttivi. Il Comune, infatti, ha presentato un progetto di ampliamento dell’area artigianale, premiato dall’Assessorato regionale alla Cooperazione con un finanziamento di 3 milioni 980 mila euro attraverso i fondi europei del programma operativo 2007 – 2013. “Con questi fondi – afferma il capo dell’Ufficio tecnico ing. Salvatore Caudullo – le aree attualmente verdi che caratterizzano l’ingresso delle zona artigianale a ridosso del viale Kennedy saranno urbanizzate per ospitare i nuovi lotti distribuiti in entrambi gli ampi spazzi divisi dalla strada principale della zona artigianale. Si realizzerà anche la rete idrica che permetterà di far funzionare gli impianti antincendio, quella fognaria e la pubblica illuminazione, alimentata da pannelli fotovoltaici posti sul tetto del parcheggio che bisognerà costruire”. ”. Presenti al sopralluogo gli assessori Pippo Pecorino e Luigi Putrino, il consigliere comunale Biagio Petralia, l’ing. Lorenzo Capace e Mario Bonsignore del Parco dell’Etna ed alcuni imprenditori. “L’ampliamento, – afferma Pecorino – pur variando il piano degli insediamenti produttivi, ha rispettato i parametri urbanistici con le aree a verdi che non sono state diminuite”. In prativa più di 2 ettari e mezzo di terreno oggi brullo diventerà produttivo, per soddisfare le richieste degli artigiani. “In effetti – afferma Firrarello se ampliamo l’area è perché aumentano gli artigiani che ci chiedono di insediarsi. Pensate che qui già ci lavorano circa 800 persone. Per questo in questi anni abbiamo lavorato per dotarla di servizi migliori e di una nuova viabilità che favorissero la crescita delle imprese e l’impiego sempre maggiore di manodopera. Forse – continua – sarà per questo che chi vuole fare impresa a Bronte ci chiede un lotto della zona artigianale che, dopo i futuri nuovi insediamenti, potrebbe anche trasformarsi in industriale. Ne parleremo con gli imprenditori che a mio avviso dovrebbero costituirsi in consorzio per gestire al meglio l’intera area. Ringrazio – conclude – e mi complimento con l’ing. Caudullo e la dottoressa Teresa Sapia che hanno al meglio partecipato al bando regionale permettendoci con soddisfazione di gioire per l’ennesimo finanziamento a Bronte”.