Firmata dai sindaci di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, nella sala della Giunta del Comune di Bronte, la convezione che regola i rapporti fra i 4 Comuni che insieme hanno presentato il progetto “Crescere nella Legalità” da finanziare con i fondi del Pon sicurezza, dove è previsto il recupero di aree urbane, la fruibilità di beni pubblici, la creazione di centri di aggregazione e di aree attrezzate da mettere a disposizione dei giovani. A porre la firma sono stati il vice sindaco di Bronte, Calanna, che ha ospitato i colleghi di Randazzo (Del Campo), Maletto (De Luca), e Maniace (Pinzone Vecchio), alla presenza dell’ing. Di Graziano e della dott.ssa Sapia. “A Randazzo – afferma Del Campo – è prevista la ristrutturazione di un immobile storico del centro che sarà trasformato in centro di aggregazione, all’interno del quale saranno creati spazi polifunzionali come la biblioteca comunale, la sala conferenze, il centro di ascolto, aule/laboratori e sala multimediale. Oltre a ciò sono previsti il recupero di alcuni impianti sportivi”. “A Maletto – aggiunge De Luca – realizzeremo in contrada Margi uno spazio polifunzionale a favore dei giovani del paese che così potranno riunirsi e fare sport. Pensiamo anche ad una tensostruttura da utilizzare insieme con gli altri Comuni”. “Ringrazio il prefetto ed il senatore Firrarello per averci dato questa possibilità – replica Pinzone Vecchio – noi a Maniace abbiamo proposto di realizzare una bella piazza in centro che serva da “agorà” e da parco urbano”. Numerose le iniziative previste a Bronte: “I progetti proposti – afferma l’on. Nunzio Calanna – riguardano il recupero di tre aree urbane alle quali saranno associate diverse iniziative. La prima riguarda la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria nella zona denominata “167” Sciara di S. Antonio, dove si realizzerà del verde attrezzato, campetti sportivi polivalenti ed un pattino dromo da utilizzare in collaborazione con le scuole. La seconda prevede la valorizzazione della Piazza San Giuseppe con la costruzione di un palco all’aperto e l’istituzione di una scuola di teatro organizzata con il supporto del Teatro Stabile di Catania.
Fonte “La Sicilia” del 27-01-2009