I sindaci del versante nord dell’Etna nel mese di luglio saranno ascoltati dalla Commissione regionale alla Salute per difendere l’ospedale di Bronte. Questa la conclusione del vertice tenuto ieri sera nella sala consiliare del Comune di Bronte, organizzato dal Centro studi Azione e sviluppo Locale di cui fanno parte il presidente del Consiglio comunale Nino Galati, che ha coordinato i lavori, e dall’avvocato Giuseppe Gullotta. Presenti all’incontro i sindaci dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace Randazzo, Cesarò e San Teodoro. Con loro numerosi assessori, consiglieri comunali, diversi cittadini e rappresentanti di associazioni. «Dalla bozza del nuovo piano si capisce che Bronte sarà penalizzata – esordisce l’avv. Gullotta – Noi invece chiediamo un ottimo Pronto soccorso e le Unità operative complesse di Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Pediatria Ostetricia e Ginecologia. Inoltre il mantenimento del Punto nascita ed il potenziamento della Medicina del territorio». «L’assessore Razza –ha affermato il sindaco di Bronte, Graziano Calanna – ha già chiesto al Ministero di salvare il Punto nascita. Attendiamo la risposta. Si sappia che noi non molleremo mai. Saremo ricevuti dalla Commissione regionale per la Salute». «All’assessore regionale – ha aggiunto il sindaco di Maletto, Pippo De Luca – abbiamo già chiesto non solo il mantenimento dei reparti importanti, ma il potenziamento della Medicina del territorio e delle attrezzature che a Bronte sono obsolete». «Appena avuto notizia della bozza di piano sanitario –ha affermato Francesco Sgroi neosindaco di Randazzo – i sindaci ci siamo subito riuniti per salvare il salvabile. Condivido l’importanza della Medicina del territorio e Randazzo è in prima fila». Sentiti anche gli interventi del pubblico, dei sindaci di Maniace, Cesarò e San Teodoro, ma anche dell’assessore di Bronte Ernesto Di Francesco e dei consiglieri comunali Valeria Franco e Giuseppe Di Mulo. Ad intervenire anche Biagio Venia, presidente del Comitato cittadino a difesa dell’ospedale e il consigliere di Randazzo Grillo. Fonte “La Sicilia” del 26-06-2018