In un periodo in cui molti Comuni vanno in dissesto per mancanza di soldi, restituire soldi alla Regione per non avere speso delle cifre pari al 2% del Bilancio comunale, che devono essere impiegate con il sistema della Democrazia partecipata è veramente un peccato. Questo il report della Regione Sicilia, che con il decreto del dirigente generale 555 del dicembre 2019, ha multato diversi Comuni che dovranno restituire le somme non impiegate riferite al Bilancio del 2017; Maletto, allora guidato da Barbagiovanni e con il consiglio commissariato, il più piccolo dei Comuni, dovrà restituire ben 16.184 euro, Bronte 8.979 euro e Randazzo, alla cui guida c’era l’Amministrazione Mangione, 7.397 euro. Tutte somme che dovevano essere spese in modi scelti dalla comunità.
Il Comune è tenuto a pubblicare un bando, in cui associazioni, privati e cittadini scelgono dei progetti da valorizzare o realizzare. Tutti i Comuni della Regione inadempienti, sono stati sanzionati. Una situazione grave, se si pensa alle difficoltà economiche dei Comuni, e al fatto che nel 2016 le restituzioni hanno superato un milione e ottocentomila euro, mentre nel 2017 hanno superato i 2 milioni, segno che molte Amministrazioni, o non hanno capito il senso della democrazia partecipata (e sono sempre più), o non hanno le normali capacità amministrative. Solo Maniace, in zona, è riuscita a spendere 11.842 euro a fronte dei 12.000 richiesti. Alcuni di questi Comuni sono riusciti ad avere il contributo per il 2018, e si spera in un inversione di tendenza. L. S. Fonte “La Sicilia” del 04-02-2020