Refezione scolastica per tutti e soprattutto per le classi meno abbienti. E’ l’obiettivo che la Giunta municipale di Bronte, guidata dal sindaco Pino Firrarello, si prefigge per l’anno scolastico 2013 – 2014. Per questo ha cominciato lo studio di un nuovo regolamento del servizio che, senza aggravare di ulteriori spese le casse del Comune, consenta a un numero maggiore di scolari si sedersi al tavolo della mensa e di usufruire del tempo prolungato. Così gli assessori Biagio Petralia ed Enzo Bonina hanno incontrato i dirigenti scolastici, per comunicare l’iniziativa che necessita della sinergia fra scuola e Comune, che, in verità, a Bronte non è mai mancata.
«La proposta – dicono i due assessori – è quella di variare la quota di partecipazione privata in base al reddito delle famiglie. Oggi il Comune garantisce per tutti una partecipazione del 40% del costo di ogni pasto, che varia dai 4,09 ai 5,11 euro. Il resto lo pagano le famiglie. Di conseguenza per chi ha più figli o in questo momento lavora poco, questa spesa può diventare insostenibile».
«Il nostro obiettivo – spiega Petralia – è quello di individuare una soluzione che, basandosi su criteri di giustizia ed equilibrio sociale, stabilisca l’ammontare della quota di partecipazione di ogni famiglia in base al reddito, consentendo così a tutti di usufruirne».
Per il Comune di Bronte allargare il numero degli scolari al tavolo della mensa ha anche un valore socio sanitario: «E’ risaputo – aggiunge l’assessore Bonina – che per la formazione degli scolari sono importantissimi i momenti socializzazione fuori dalle aule. E la mensa scolastica, oltre a rappresentare un momento di unione e condivisione, aiuterà i ragazzi a mangiare bene grazie ad una dieta che prevede varietà di cibi ed il giusto equilibrio calorico».
A questo progetto crede particolarmente il sindaco Pino Firrarello: «L’obiettivo è certamente garantire a tutti le opportunità anche in ambito educativo».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 12-01-2013
Credo che sia in un momento di crisi come questo una buona iniziativa anche se pensata un attimino in ritardo. Naturalmente niente di cosí starordinariamente particolare specie se si tratta di equitá sociale, questo é il minimo che possono fare i rappresentanti di uno stasto costituzionale e democratico come l’italia stiamo parlando non di un’eccezzione ma di un sacro santo diritto. E palese dirlo ma per una buona crescita dei nostri figli che rappresenteranno il nostro futuro sia essenziale unire le nostre forze per cercare di abbattere la disuguaglianza sociale e favorire la normale crescita personale e di carattere socioeconomica, dando la possibilitá a tutti di affrontare un equo e costruttivo confronto con gli altri.Sicuramento avremo una generazione molto piú salda a dei principi che pultroppo si son persi dando spazio a falsi valori contemporanei.( Tutti i giorni ne pagamiamo la conseguenze)
Non capisco cosa vuoi dire caro You see, non capisco se è una critica o un elogio ad una cosa fantastica per i nostri figli. Smettila di criticare. Ora tutti insieme si deve partire e cambiare il nostro paese senza critiche inutili e senza gare di partito. Mettiamo da parte i colori di partito mettiamoli nel cassetto per adesso abbiamo bisogno dell energia di tutti .
Non esiste nessun colore di partito come credo che non esistano dei veri partiti. Certo un’iniziativa come questa aiuta sicuramente le famiglie ma non risolve i veri problemi di fondo, diciamo che é solo una operazione pagliativa e sicuramente molto lontana da quello che i nostri cari politici si dovrebbero occupare.Caro Pippo la gente non ha bisogno di soluzioni temporanee la gente non crede piú nelle false promesse dei nostri rappresentanti, credo che adesso abbiamo bisogno tutti insieme di trovare delle soluzioni che non vadino soltanto a tamponare le difficoltá delle famiglie, ma che riescano a dare una risposta nell’ambito occupazionale, favorendo di fatto il vero sviluppo sociale dell’individuo e non certo favorendo delle idee che sanno di vero e propio opportunismo politico.Di fatto un palese esempio sono i soldi veramente spesi male dal comune per favorire delle opere non solo inutili dal punto di vista del miglioramento urbano ma soprattutto inutili dal punto di vista occupazionale del paese. Questo é quello che pensa il 70% della gente, evidentemente non crede nell’operato di un comune che non ascolta la vera voce dei cittadini che sicuramente non é poi cosí vicino
all’esigenze e allo stato di degrado sociale dei giovani (il 30% é andato all’estero per lavoro). Per finire concetratevi a spendere le vostre energie ma sopratutto i soldi dei contribuenti per ridare la dignitá a chi la persa, favorite lo sviluppo e l, occupazione con giovani e vive idee contribuendo alla rinascita dell’imprenditoria giovanile e non soffermandovi su deleteri tamponi sociali.