Sono passati due anni da quando il nostro giornale segnalò la grave situazione della sala gessi dell’ospedale di Bronte. Oggi, finalmente ristrutturata e dotata di attrezzature e sedili per l’attesa, questa è stata restituita al reparto di Ortopedia, fra i preferiti dell’area etnea. E la nuova sala gessi è stata mostrata ai sindaci di Bronte e Maletto, rispettivamente Graziano Calanna e Salvatore Barbagiovanni. “Apprezzo – ha affermato Graziano Calanna – il fatto che l’Asp abbia provveduto a migliorare l’accoglienza ed i servizi nella sala gessi. Del resto i numeri prodotti da questo reparto ed il gradimento dei pazienti dovrebbe convincere l’Asp ad investire. Non solo io – continua . ma l’Osservatorio a tutela dei diritti alla Salute del versante nord ovest dell’Etna, costituito anche dai sindaci di Maletto, Maniace, Randazzo, Cesarò, San Teodoro, Malvagna, Roccella Valdemone, Moio Alcantara, Santa Domenica Vittoria e Floresta chiede all’Asp un’attenzione maggiore verso questo ospedale di montagna, a cominciare dalla ripresa dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale fermi da anni”. Ricordiamo che la ristrutturazione della sala gessi iniziò il 13 aprile del 2014, dopo che il nostro giornale segnalò in quella sala una situazione da terzo mondo. Ai tempi, con i nostri occhi, abbiamo visto che in sala di attesa c’erano circa 30 persone, anziani ed infortunati, ma solo 11 posti a sedere. L’ambiente era così squallido, con pavimenti consumati e muri scrostati. Anche l’elimina code era incollato con il cemento utilizzato per ingessare gambe o braccia fratturate. In ambulatorio i medici, gentili e preparati, lavoravano con sopra la loro testa un buco nel solaio tappato con legname da cantiere.
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