Nuovi problemi per l’ospedale di Bronte, dopo la delibera aziendale emessa nei giorni scorsi, che dovrebbe riconvertire i nosocomi secondo la nuova rete ospedaliera recentemente approvata dal Governo siciliano. E ieri, i sindaci del comprensorio del presidio di Bronte hanno avuto un incontro con il dottor Piero Ciadamidaro, vice direttore medico area Catania 2. All’incontro, erano presenti Graziano Calanna di Bronte, Pippo De Luca di Maletto, Francesco Sgroi di Randazzo, Antonino Cantali di Maniace, Salvatore Calì di Cesarò e Valentina Costantino di San Teodoro, con questi due ultimi Comuni ricadenti nel Messinese, ma che hanno proprio l’ospedale di Bronte come luogo più vicino per il soccorso. Con loro il consigliere Angelica Catania di Bronte. Una riunione scaturita da una attenta verifica dell’atto aziendale emanato dal dott. Giuseppe Giammanco, in cui i sindaci hanno rilevato la scomparsa dell’Ortopedia. Infatti, l’unità di Ortopedia, che con il piano del precedente assessore Gucciardi era rimasta unità complessa, e nella nuova rete trasformata in semplice, nella delibera è misteriosamente scomparsa, insieme ai 4 posti letto previsti. Un ulteriore taglio passato inosservato e i sindaci chiedono un incontro con il dottor Giammanco e la modifica della delibera. «Un incontro, come altri fatti in questi giorni per l’ospedale – dichiara Graziano Calanna sindaco di Bronte –, su cui teniamo alta la nostra attenzione nei vari passaggi alla nuova rete ospedaliera. Siamo in contatto costante con i vertici sanitari, e abbiamo già chiesto un incontro con Giammanco, sia per l’Ortopedia, sia per tutto quello che interessa il nostro ospedale e i servizi connessi». «Chiediamo l’immediata modifica della delibera con l’inserimento dell’Ortopedia, la ripresa immediata dei lavori, fermi da anni, e l’ incremento di servizi ambulatoriali, tra cui Urologia, Oculistica, Otorino, da integrare sul territorio insieme a quelli già presenti come la Cardiologia, replica Pippo De Luca sindaco di Maletto. Inoltre – continua – chie – diamo di velocizzare l’iter per la sistemazione del Pronto soccorso, visto che ci sono oltre 800mila euro disponibili subito, e che la burocrazia non fermi questi lavori come quelli che attendiamo da anni». Alla fine, su proposta di Francesco Sgroi, i sindaci hanno deciso di stilare un documento con le loro proposte da presentare al direttore dell’Asp, e ai vertici regionali della Sanità. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 21-08-2018