Il Consiglio comunale di Bronte chiederà udienza all’assessore regionale, Marino, affiche la Regione risolva il problema della raccolta dei rifiuti e dei lavoratori ecologici, ieri in sciopero, che da mesi non percepiscono lo stipendio. Questo è stato più volte sottolineato negli interventi dei consiglieri, anche se alla fine nulla è stato deliberato per mancanza di numero legale. Al Consiglio, richiesto dai consiglieri comunali Vincenzo Sanfilippo, Giuseppe Di Mulo, Angelica Catania e Vittorio Triscari, il presidente Salvatore Gullotta ha invitato i sindaci dei 14 Comuni della Joniambiente, ovvero quelli che da Bronte arrivano fino a Riposto, ed i vertici della Joniambiente. La società Ato però ha scritto di non poter partecipare perché già impegnata in altri incontri istituzionali e, fra i sindaci, hanno accolto l’invito solo Pippo De Luca di Maletto, Ernesto Del Campo di Randazzo e Salvatore Pinzone Vecchio di Maniace.
Particolarmente sentiti gli interventi dei consiglieri, dell’assessore Biagio Petralia e dei sindaci intervenuti.
Vincenzo Sanfilippo: “Sono onorato della presenza di alcuni sindaci, ma non sono tutti. Ci sono Comuni che non pagano e servizi che non vengono svolti. La protesta degli operatori ecologici è giusta, ma abbiamo chiesto questo Consiglio per andare oltre: vogliamo guardare al servizio”.
Biagio Petralia: “Oggi siamo qui principalmente per parlare degli stipendi dei lavoratori. In assemblea dei sindaci alla Joniambiente abbiamo fatto il possibile per sensibilizzare quelle amministrazioni più lente a pagare. Il Comune di Bronte con responsabilità ha fatto la propria parte. Per pagare la Joniambiente abbiamo rinunciato ad iniziative, altri non lo hanno fatto. Per questo chiediamo che il servizio venga effettuato solo in quei Comuni che pagano e che i nostri operatori vengano pagati. Chiedo alla Joniambiente di presentare subito opportuni decreti ingiuntivi agli enti morosi”.
Salvatore Gullotta: “Presentiamo una denuncia al Procura della Repubblica ed andiamo a Palermo chiedendo all’assessore Marino di ascoltarci”.
Vittorio Triscari: “Perché la Joniambiente non ha inviato i decreti ingiuntivi? Chiediamo l’arrivo di un commissario. Nominiamo una commissione di inchiesta per verificare eventuali disservizi ed inefficienze”.
Andrea Sgrò: “Ringrazio i sindaci presenti. Ma chi ci garantisce che nel momento in cui la Joniambiente versa le somme all’Aimeri, questa può garantire la solvenza? Se l’assessore non cambia la norma consentendo ai Comuni di pagare direttamente, il problema si ripeterà. Invito i lavoratori di intraprendere azioni legali contro i sindaci che non pagano”.
Salvatore Proietto: “Ringrazio gli operatori per la pazienza, ed i sindaci presenti. Non giustifico gli assenti. Chiedo le dimissioni dei componenti dell’Ato. Ho sempre combattuto i mutui, ma se fosse possibile, sono disposto anche a votare l’accensione di un mutuo per pagare i nostri operatori ecologici”.
Nunzio Spanò: “Fino ad ora non abbiamo dato una risposta vera agli operatori ecologici. Forse a breve saranno pagati, ma bisogna risolvere definitivamente il loro problema. Siamo sopra una polveriera. Non dimentichiamo l’operazione della Dia sui rifiuti. La Gazzetta ufficiale ha pubblicato una legge che ha autorizzato i Comuni a gestire singolarmente o in forma associata il servizio della raccolta dei rifiuti. Perché fino ad oggi non lo abbiamo fatto? Stacchiamoci dall’Ato ed assorbiamo i lavoratori”.
Biagio Petralia: “Per far questo è necessario che la Regione pubblichi gli schemi dei piani d’arbitro. Doveva farlo entrò il 15 febbraio, ma fino ad oggi non abbiamo risposta. Solo dopo potremo agire e noi siamo pronti a gestirò in forma singola”.
Ernesto Del Campo: “La presenza dei sindaci è simbolica, visto l’assenza di tanti colleghi. Anche noi a Randazzo stiamo studiando la nuova circolare che prevede però che maturino determinati meccanismi. Il mio Comune risulta moroso per debiti del 2005 su cui abbiamo un contenzioso con l’Ato. Poi però si sono innestati altri debiti derivati dalla diminuzione dei trasferimenti. Abbiamo già mandato la quota di gennaio alla Joniambiente. Poi però la banca lo versa dopo diversi giorni, appesantendo la situazione. L’unica soluzione può dettarla la Regione con una legge. Non possiamo risolvere i problemi da soli”.
Salvatore Pinzone Vecchio: “I sindaci non abbiamo responsabilità. Abbiamo subito la legge sugli Ato senza poter obiettare. Il problema é politico. La gestione del servizio su scala non ci ha fatto risparmiare. Dobbiamo essere solidali con tutti i lavoratori, a non solo con quelli di Bronte. Andiamo direttamente dall’assessore Marino affinché risolva la situazione. La responsabilità non è neanche dell’Ato, ma dei costi lievitati eccessivamente”.
Salvatore Gullotta: Discorso condivisibile in un momento normale, ma adesso siamo in emergenza. Bronte ha rinunciato a servizi ed iniziative per pagare a Joniambiente, altri no.
Nunzio Saitta: “La legge degli Ato é del 1996, applicata da noi nel 2002. In verità il sistema della raccolta è risultato ingarbugliato. Perché negli ultimi anni il prezzo del conferimento in discarica è triplicato? Ci sono Comuni che non hanno previsto le giuste somme in bilancio. E con la Tares i costi per i cittadini aumenteranno. L’unica soluzione, oltre a convincere i sindaci a pagare, è andare a Palermo per chiedere di uscire dall’Ato, magari coinvolgendo anche il Prefetto. Il Consiglio comunale ha poco da fare. Gli amministratori del nostro Ato non sono stati coinvolti nelle indagini della Dia, sono i Comuni che devono pagare”.
Pippo De Luca: “Il problema non può essere risolto qui. Noi aspettiamo la Regione per applicare la legge e gestire il servizio da soli. Siamo pronti, ma dobbiamo attendere. Le Ssr non sono un nuovo carrozzone. Non possiamo dare la colpa agli altri. Siamo veramente convinti che l’Aimeri che vanta crediti per 18 milioni di euro potrebbe pagare i netturbini e mettere a disposizione mezzi funzionanti. Non illudiamo alcuno. Il Prefetto non può far nulla. Se vogliamo che il servizio funzioni i sindaci devono pagare o altrimenti il problema sarà sempre lo stesso”.
Vincenzo Sanfilippo: “Chiedo di votare per l’istituzione di una commissione di inchiesta, senza gettone di presenza, per verificare i bilanci della Joniambiente. Chiedo che si formalizzi un’azione di protesta alla Regione affinché si applichi subito la legge che restituisce la gestione ai Comuni. Chiedo di votare le dimissioni del Collegio di liquidazione della Joniambiente”.
Ma a questo punto il numero legale in Consiglio non c’era più.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto