Qualcuno ha buttato dei fitofarmaci all’interno di un vecchio contenitore per la raccolta differenziata nei pressi del Simeto, in contrada Serra. Adesso rischia la denuncia penale per inquinamento ambientale, perché il contenitore contiene dei codici identificativi del proprietario. È solo uno dei ritrovamenti frutto dell’intenso lavoro svolto in questi giorni dagli operatori della Caruter, dai 25 operatori ambientali messi in campo dal Comune e dalla Polizia municipale. Dove non ci sono le telecamere, gli operatori ecologici vanno alla ricerca di documenti fra i rifiuti, per risalire ai proprietari. La Polizia municipale, infatti, ha elevato sanzioni salate a 6 brontesi e un malettese. Grazie alle videocamere mobili un signore in Fiat Panda, dopo essere stato identificato, è stato addirittura invitato a riprendersi i rifiuti, esattamente come chi aveva ridotto ad una discarica una zona di contrada Difesa e come una famiglia che aveva scambiato via Piersanti Mattarella in un luogo per rifiuti.
Ma non solo. Un’impresa edile è stata sanzionata per avere gettato inerti in campagna, un malettese ha pensato di gettare tutto a Bronte, anche i quaderni della figlia con tanto di nome e cognome, e infine un signore, pensando che non ci fossero le telecamere, è uscito in piena notte pur di scaricare i rifiuti. Infine c’è chi, in contrada Cantera, si è servito del carrello pur di liberarsi di oggetti. «Tutti sono stati sanzionati – afferma il vicesindaco Antonio Leanza – Per liberarsi dei rifiuti c’è un solo modo: la raccolta differenziata. Ringrazio gli operatori ambientali, la Caruter e la Polizia municipale. Presto le sanzioni saranno inasprite perché noi vogliamo una Bronte pulita». Fonte “La Sicilia” del 04-03-2021