Dopo le monumentali querce di Monte Egitto, il workshop inerente il Progetto di Educazione Ambientale “Boschi per la Biosfera”, promosso dall’associazione “Giacche Verdi” di Bronte e dalla Fondazione tedesca Mhs, ha fatto tappa nelle sciare di Santa Venera – Rocca dei Saraceni, una zona dove è necessaria un’adeguata riforestazione. Il progetto, promosso da Stefanie Hermsen, direttrice della Fondazione Manfred – Hermsen – Stiftung di Brema e da Gino Montagno, presidente delle “Giacche Verdi” di Bronte e cofinanziato dal ministero tedesco dell’Ambiente con il programma Euki, ha visto docenti, esperti europei e volontari visitare l’intera area accompagnati da Giorgio Luca, storico locale ed appartenente all’Associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, “Siciliantica” di Bronte – Maletto. Con loro anche Angelo Spitaleri del Cai di Bronte che hanno illustrato gli aspetti ambientali, archeologici e storico – culturali dei luoghi. Presente anche il geologo Fabio Bonaccorsi, che ha illustrato la geomorfologia del sito e Salvatore Vinciguerra, dottore forestale, che ha spiegato gli aspetti naturalistici dell’area del Lago Gurrida che si trova nel territorio di Randazzo e delle Sciare di Santa Venera, in contrada Edera, nel territorio di Bronte. Presente il vicesindaco di Maletto, Maria Ausilia Calì, insieme agli esperti provenienti da diversi Paesi dell’Europa che stanno partecipando al progetto. Fra questi: Rainer Kopsell, ex direttore dell’Azienda Foreste Sellhorn e Floria Liedl, architetto paesaggistico ecologico provenienti dalla Germania: Laszlo Peregovits, biologo e Gyula Istvan Simonyi, presidente della Fondazione Bocs Global Think Tank provenienti dall’Ungaria: Nikola Neshkoski, direttore dell’associazione Eco Logic, Ivan Vulgarakis, esperto ambientale sull’inquinamento e Kire Stanojoski, esperto nel trattamento dei rifiuti provenienti dalla Macedonia; Zoran Acimov, direttore della riserva della Biosfera di Retezat proveniente dalla Romania; Zlatko MArasovi, ingegnere del Parco Nazionale di Paklenica della Croazia. Il sentiero di Santa Venera è importante perché caratterizzato da un raro fenimeno idrogeologico con le acque che riafforano come piscole cascate, torrentelli e stagni.