Dopo oltre 48 ore di ricerche, è stata ritrovata la 71 enne romena, scomparsa a Bronte. Il terzo giorno di ricerche ha finalmente dato i suoi frutti. Ieri notte, le ricerche erano continuate con squadre di carabinieri, vigili del fuoco e polizia municipale. Ieri all’alba, è stato messo in campo un enorme spiegamento di forze. Sotto le direttive della Prefettura, e con il coordinamento sul campo del luogotenente Carlo Guarnaccia della Compagnia carabinieri di Randazzo. Sul posto, 2 elicotteri, “Drago 26” dei vigili del fuoco, ed “Eagle 25” del Corpo Forestale, coadiuvati a terra dai cinofili dei Vigili del Fuoco, e varie squadre di carabinieri, polizia municipale di Bronte, Vigili del fuoco di Randazzo e Maletto, Croce rossa, Soccorso alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale. Intorno le 13 la svolta nelle ricerche. La signora, è stata avvistata dall’elicottero del Corpo Forestale, con a bordo personale del locale distaccamento, che volando a bassissima quota, ha intravisto la maglia rosa della signora a terra, in una ripida scarpata, posta tra il cimitero e colle San Marco, luoghi dove erano avvenuti gli ultimi avvistamenti della signora. Subito sono state date direttive alle squadre di terra che poco dopo sono giunte nei pressi dell’anziana. Nonostante due notti fuori, e la probabile caduta nel dirupo, la signora era viva, ed in mediocri condizioni, ha riconosciuto i nipoti, ed rispondeva ai soccorritori. Sul posto veniva inviata un ambulanza del 118 di Bronte, che con l’aiuto dei soccorritori, e di una speciale barella della Guardia di Finanza, riusciva a tirare fuori la signora dal dirupo, e veniva poi portata in viale Kennedy, dove era giunto l’eliambulanza del 118. Immediatamente, è stata trasferita all’ospedale Cannizzaro di Catania, per essere controllata e curata. Attualmente si trova sotto osservazione nel reparto di osservazione breve intensiva (OBI). Una storia che si conclude bene grazie all’impegno messo in campo da vari enti, che hanno messo a disposizione uomini e mezzi, non tralasciando nulla al caso.
LUIGI SAITTA