Le 115 lavoratrici tessili che presto rischiano di rimanere senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, tirano un sospiro di sollievo. Dopo la manifestazione sotto la sede dell’Ufficio provinciale del lavoro di Catania, dove Cgil, Cisl e Uil avevano fatto protestare centinala di lavoratrici, fra cui anche una folta delegazione delle dipendenti del gruppo Bronte Jeans di Bronte, si apre uno spiraglio sull’attuazione dell’accodo con il governatore Raffaele Lombardo che prevedeva lo stanziamento di 50 milioni per finanziare la cassa integrazione in deroga nella nostra Isola e che improvvisamente è stato bloccato per motivi di natura finanziaria. A darci la buona notizia è Gino Mavica, responsabile della Cgil per la zona montana: «Vi è stato – ci dice – l’incontro delle segreterie regionali confederali con la dirigente generale dell’assessorato regionale al Lavoro, dott. Corsello. Alla fine è stato deciso di sbloccare parzialmente il fabbisogno finanziario per la cassa integrazione in deroga del corrente anno. A fronte dei 50 milioni previsti dall’accordo quadro regionale firmato a marzo dalle suddette segreterie con il governatore Lombardo, ne sono stati sbloccati quasi 15». «La dirigente dell’Ufficio provinciale del Lavori di Catania, Licciardello, ci ha già comunicato che programmerà in settimana gli incontri delle forze sociali, aziende ed organizzazioni sindacali, per la conseguente stipula degli accordi propedeutici alla firma dei decreti».
Fonte “La Sicilia” del 15-05-2012