Quattro incontri da svolgere nei quasi due mesi che ci separano dal Natale per favorire l’integrazione fra popoli di diverse etnie. A promuoverli è stato lo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Bronte, insieme alla cooperative Iride e all’associazione Mylowyer, all’interno di un progetto dal titolo “Il valore di se e degli altri. Una strada verso l’educazione interculturale”. Un progetto rivolto agli alunni delle classi prime dell’Istituto comprensivo statale “Luigi Castiglione” di Bronte che durante il primo appuntamento hanno incontrato gli ospiti dello Sprar per mettere a confronto gli usi, i cibi, i costumi e stili di vita. Ma non solo le differenze fra i Paesi sui diritti ed i doveri e le opinioni sul valore della libertà, del rispetto e della pace. «Grande soddisfazione al termine del primo incontro – ha affermato la dottoressa Tiziana Tardo, coordinatrice dello Sprar di Bronte – E’ stato un importante momento di scambio culturale, religioso e culinario. Insieme all’équipe dello Sprar di Bronte quest’anno abbiamo deciso di rivolgerci ai più piccoli perché è a questa età che devono essere trattati i temi dell’accoglienza e dell’integrazione, si eliminano tanti preconcetti». Prossimo incontro il 17 novembre sul tema: “Conoscersi giocando”. E all’iniziativa è giunto il plauso da parte del sindaco, Graziano Calanna: «Ho ribadito questo concetto quando è stato istituito lo Sprar a Bronte. – afferma il primo cittadino – Non ci può essere Sprar senza un idoneo progetto di inclusione ed integrazione dei rifugiati con la popolazione locale. Si creerebbe disagio. E questi incontri finalmente iniziano a colmare la lacuna iniziale dello Sprar di Bronte. La scuola, infatti, è il primo mediatore dell’inserimento sociale, riveste un ruolo fondamentale per favorire dinamiche di socializzazione». Prossimo incontro il 17 novembre dal titolo “Conoscersi giocando”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 09-11-2016