Il Comune di Bronte è stato selezionato tra i 50 Comuni di tutta Italia, che da qui al 2014 proveranno a sperimentare i nuovi schemi di bilancio dell’ente previsti dalle norme di attuazione del federalismo fiscale, per consentire una visione armonica, omogenea e confrontabile su tutto il territorio tra Regioni, Province e Comuni. Ce ne da notizia il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione che ha votato in sede di “Conferenza unificata”, ovvero il tavolo che riunisce Governo, Regioni, Province e Comuni, affinché Bronte ottenesse questa possibilità: “Una sperimentazione – afferma il presidente Castiglione – che offre al Comune di Bronte, la possibilità di cimentarsi con tre anni di anticipo sul resto del Paese in una nuova scrittura dei bilanci dell’Ente, e di fare da apripista per le realtà siciliane. In Sicilia, infatti, oltre al Comune di Bronte, è stato selezionato a partecipare alla sperimentazione solo il Comune di Sortino. L’armonizzazione dei bilanci di Regioni, Province e Comuni – continua – è considerata una dei punti chiave da cui partire per riuscire ad applicare al meglio il federalismo fiscale. Ad oggi, infatti, gli schemi adottati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni non sono omogenei tra loro, e questo comporta, di fatto, l’impossibilità a definire un raffronto chiaro tra le diverse voci adottate”. A Bronte la scelta è stata presa con grande soddisfazione: “I ringraziamenti al presidente Castiglione sono doverosi. – hanno affermato il sindaco Pino Firrarello e l’assessore al Bilancio, Biagio Petralia – Siamo lieti di essere fra i pochi sperimentare le nuove regole sul bilancio che consentiranno di introdurre il criterio del bilancio di cassa, che armonizza il rapporto fra le entrate e le uscite garantendo trasparenza, tracciabilità ed efficienza nella gestione delle risorse”. Tra gli strumenti introdotti per la realizzazione dei nuovi documenti contabili si prevedono, in particolare: l’adozione di un piano dei conti integrato (raccordato con la classificazione SIOPE, che è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti delle amministrazioni pubbliche) per consentire il monitoraggio dei conti pubblici e la raccordabilità dei conti con il sistema europeo dei conti nazionali; l’introduzione dell’elemento di costruzione dei conti costituito dalla “transazione elementare”, che deve essere riferita ad ogni atto gestionale, in modo da consentire la tracciabilità delle operazioni contabili; la definizione delle finalità del sistema di bilancio delle amministrazioni regionali e locali, per fornire, tra l’altro, informazioni chiare alle comunità interessate al processo di decisione politica e finanziaria; l’articolazione del bilancio in missioni (gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni) e programmi (attività omogenee volte a perseguire il risultato della missione; la previsione che anche gli enti e gli organismi strumentali delle regioni e degli enti locali (i cui bilanci andranno pubblicati su internet) elaborino un apposito prospetto in cui si ripartisce la spesa per missioni e programmi; l’obbligo per le regioni e gli enti locali di predisporre schemi di bilancio consolidato con i propri enti strumentali, aziende e società controllate e partecipate e di allegare al bilancio una scheda riassuntiva delle spese per i costi sostenuti per le funzioni che riguardano i livelli essenziali delle prestazioni, anche per consentirne il raffronto con i costi standard (quando questi risulteranno definiti).
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto