Un gesto certamente poco ortodosso. Forse uno scherzo, o forse no. Comunque alla vittima non è piaciuto, e così ieri pomeriggio è scoppiata una rissa in pieno centro a Bronte, finita prima in ospedale e poi in carcere. Protagonisti della vicenda 3 brontesi incensurati: Maurizio e Vincenzo Avellina, padre e figlio rispettivamente di 42 anni e 19 anni, contro Gaetano Vincenzino di 26 anni. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti sembrerebbe che Gaetano Vincenzino abbia gettato un bicchiere pieno d’acqua in faccia a Vincenzo Avellina durante una pausa di lavoro. La cosa non sarebbe piaciuta alla vittima, che non avrebbe creduto alla tesi dello scherzo. Certo è che immediatamente è scoppiato un primo battibecco, con i 2 che si sarebbero dati appuntamento fuori per chiarire la vicenda. Così quando i contendenti si sono incontrati nella centralissima via Umberto, a 2 passi dal Real Collegio Capizzi, è scoppiata la rissa. I carabinieri arrivati sul posto hanno trovato Vincenzino ancora agitato, tranquillizzato dai passanti e dalla Polizia municipale, intervenuta nel tentativo di sedare la rissa, e un bastone in terra. Facile per i carabinieri ricostruire la vicenda e risalire all’identità degli altri litiganti. Quando i militari dell’Arma sono giunti nella loro abitazione però nessuno dei 2 era in casa: entrambi avevano deciso di costituirsi in caserma. Tutti hanno dovuto ricorrere alle cure mediche all’ospedale Castiglione Prestianni, e tutti e 3 sono finiti nel carcere di piazza Lanza per rissa aggravata. C. T. fonte “La Sicilia” del 14-05-2010