Continua l’attività di contrasto al lavoro nero da parte della guardia di finanza di Bronte. Le fiamme gialle di Bronte a conclusione di una serie di indagini svolte in maniera riservata, hanno effettuato nella settimana tra la fine di luglio e l’inizio del mese di agosto una serie di controlli su tre imprenditori che collocavano manodopera “in nero”. Il primo, titolare di una azienda agricola sfruttando l’esigenza che le persone hanno di trovare un lavoro, aveva alle sue dipendenze 25 operai addetti alla raccolta di frutta, totalmente privi di un contratto, senza idonee misure di sicurezza sul posto di lavoro e o quant’altro previsto dalla normativa vigente nello specifico settore. Il titolare permetteva agli operai agricoli di poter lavorare anche il giorno successivo adottando il sistema del “day by day” che, in pratica si concretizza nell’accettazione “in silenzio” da parte delle maestranze delle sue condizioni economiche e delle prestazioni orarie di lavoro a cui dovevano soggiogare. Il secondo invece, titolare di un’azienda dedita alla vendita di prodotti ortofrutticoli e alimentari aveva collocato 4 dipendenti, di giovane età, corrispondendo agli stessi un salario di circa 20 Euro al giorno. Il terzo, infine, titolare di un supermercato, due dei suoi dipendenti erano totalmente in nero privi, quindi, di qualsiasi forma di contribuzione assistenziale e previdenziale. L’opera delle fiamme gialle, in un momento di crisi che sta attraversando il settore occupazionale, compreso quello giovanile, è mirato a scoraggiare quegli imprenditori che senza scrupoli e facendo leva sulla necessita altrui dettano condizioni lavorative e remunerative molto diverse da quelle disciplinate dalle normative sui contratti di lavoro.
Fonte La Sicilia web