Scoppia nell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, in tutta la sua gravità, il caso “Anestesia”. Per carenza di medici, per tutto il periodo estivo, l’Asp ha sospeso la Guardia attiva notturna tutti i sabati e le domeniche e quella di giorno di alcune domeniche, sostituendola con una semplice “Pronta disponibilità”. Ma la cosa più grave è che nei giorni feriali il turno di pomeriggio, ovvero dalle 14 alle 20 il turno di guardia attiva di anestesia sarà coperto da un solo medico, con gravi ripercussioni sui servizi dell’ospedale. «L’ospedale sarà costretto a interrompere alle 14 l’attività chirurgica – afferma particolarmente allarmato e arrabbiato il sindaco di Bronte, Graziano Calanna – con un solo medico anestesista che dovrà badare alle emergenze sarà impossibile che si effettuino interventi chirurgici programmati. Capite bene quale disagio questo comporti per l’attività di tutto l’ospedale, ma in particolare per la Chirurgia e il Punto nascita». Da verifiche effettuate sembrerebbe che l’emergenza sia scaturita da una già cronica carenza di personale, acuita da malattie e soprattutto dalla necessità dei medici di dover prendere le ferie estive. In reparto i medici anestesisti dovrebbero essere 8 e invece sono in 6. Di questi una è in maternità, uno in malattia e uno usufruisce della legge 104. Questi medici, nonostante le evidenti difficoltà, hanno fino a oggi garantito il servizio, sobbarcandosi turni in più, ma adesso che è arrivato il periodo delle ferie i conti dei turni sono saltati.
«E noi questo lo avevamo previsto addirittura a maggio – aggiunge Graziano Calanna – quanto sta accadendo oggi lo hanno scritto i giornali locali e regionali e anche le tv nazionali. Eppure nessuno è riuscito a porre rimedio. Considero l’accaduto di una gravità inaudita. Non mi vengano a dire che non hanno trovato medici che hanno accettato di venire a Bronte. Questo, in una società civile adeguatamente organizzata, non può ragionevolmente essere una giustificazione. Stiamo parlando di servizi ospedalieri, della salute della gente. Non mi vengano a dire che non è stato possibile imporre mobilità o effettuare comandi per coprire i turni mancanti. Non è possibile – continua – che si interrompa una guardia attiva in un ospedale di montagna al servizio di una popolazione di circa 50 mila abitanti. Poi mi dicono che l’attenzione è massima. Adesso – conclude – diciamo basta! Siamo pronti a scendere in piazza e a protestare. Faremo sentire la nostra voce, perché Bronte merita rispetto». Una situazione grave in un ospedale con diverse criticità. «Vedremo subito di anticipare l’incontro che ho già programmato con il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa – conclude Calanna – se non ci ascolta l’Asp, ci ascolterà qualcun altro». L. S. Fonte “La Sicilia” del 02-07-2020