E’ di tre feriti il bilancio di uno scoppio bombola avvenuto domenica 16, verso le 18,00 in via Grazia Deledda 18 a Bronte. Da quanto sentito, nell’abitazione alloggiavano tre Rumeni, quando per cause ancora sconosciute è avvenuto lo scoppio di una bombola, che si trovava in una stufa catalitica all’interno di una stanza. Subito sul posto è arrivato il 118 di Bronte, e, poco dopo, i Carabinieri di Bronte ed i Vigili del Fuoco di Adrano e Maletto. La situazione era catastrofica, lo scoppio avvenuto in una stanza da letto, ha ustionato due dei tre occupanti, uno C.P di 26 anni ha avuto gravi ustioni in varie parti del corpo, ed in serata è stato trasferito al centro ustioni diPalermo. Un altro T.I di 21 anni ha riportato varie ustioni, ed il terzo P.A. di 21 anni ha subito vari traumi in seguito allo caduta del tetto avvenuta in seguito allo scoppio. I Vigili del Fuoco hanno dovuto approntare una tubazione di oltre 200 metri, a causa delle stradine strette che hanno impedito ai mezzi pesanti di arrivare vicino al luogo dell’incendio. Spento l’incendio hanno smosso le macerie in cerca di altri feriti, e dei resti della bombola che era completamente deflagrata. Altre due bombole sono state trovate ed uscite fuori, e parte del tetto era pure crollato. L’ abitazione è stata dichiarata inagibile, e rimane a disposizione delle autorità per eventuali indagini. Sul posto oltre ai Vigili del Fuoco i Vigili Urbani, i Carabinieri di Bronte ed una pattuglia del nucleo Radiomobile di Randazzo, ed il Geometra Angelo Spitaleri dell’Ufficio di Protezione Civile di Bronte. Notevole la paura dei vicini, che oltre a sentire lo scoppio, hanno dovuto pure aiutare i tre malcapitati. E’ normale ormai nei nostri paesi affittare delle vecchie abitazioni a degli immigrati, che poi vivono in precarie condizioni e senza osservare neanche le più elementari norme di sicurezza.
STAFF www.bronte118.it/ DI SEGUITO L’ARTICOLO DE “LA SICILIA” DEL 17-12-2007
Scoppia la bombola: tre ustionati Bronte. Esplosione in una vecchia casa. I feriti sono giovani rumeni: il più grave trasferito al Cannizzaro Sfiorata la tragedia ieri a Bronte a causa dell’esplosione della bombola di una stufa a gas all’interno di una vecchia abitazione sita al 16 di via Grazia Deledda, in pieno centro storico, che ha ustionato gravemente tre giovani romeni. L’episodio si è verificato più o meno alle 18,30, quando i tre romeni, uno di 26 anni e gli altri due di 21, stavano riposando. Le cause dello scoppio al momento sono ancora ignote. La cosa certa è che la stufa era accesa quando, improvvisamente, c’è stata la deflagrazione, con le fiamme che non hanno lasciato scampo ai tre. I vicini raccontano di avere sentito un enorme botto, come se la casa stesse per crollare. Alcuni vetri sono esplosi e ciò ha fatto intuire che si fosse trattato di un’esplosione. Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 di Bronte, che con coraggio sono entrati all’interno della casa e hanno portato i feriti fuori ancora tramortiti. Poi la corsa verso il pronto soccorso dell’ospedale «Castiglione Prestianni» di Bronte, dove i medici hanno riscontrato ustioni di primo, secondo e terzo grado nel 50% del corpo del 26enne, mentre gli altri due hanno riportato ustioni altrettanto gravi, ma solo alle gambe, a braccia e mani. Nessuno dei tre fortunatamente sembra rischiare la vita, ma quello più grave per sicurezza è stato trasportato al centro ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco volontari di Maletto e i professionisti di Adrano, coordinati dal capo-squadra Salvatore Leocata. L’abitazione, una palazzina a un piano di vecchia costruzione, è stata dichiarata inagibile, mentre fortunatamente nessuna delle case limitrofe sembra avere subìto danni. Chi è entrato dentro la casa si è reso conto della violenza dello scoppio. Buona parte dei controsoffitti sono crollati e sulle pareti si notano parecchie crepe. Fino a ieri nella tarda serata per i carabinieri di Bronte è stato difficile risalire all’identità dei 3 romeni. I militari, infatti, hanno preferito non intralciare il lavoro dei medici, protrattosi fino a tarda serata, e in casa non hanno trovato documenti. [Gaetano Guidotto]
DI SEGUITO L’ARTICOLO DEL “GIORNALE DI SICILIA” del 17-12-2007
VIA DELEDDA. TRE RUMENI RIMASTI FERITI FRA LE MACERIE SALVATI DAI VIGILI DEL FUOCO. UNO E’ GRAVE Esplode bombola, crolla tetto a Bronte Tre feriti di cui uno in grave condizioni ricoverato al centro grande ustionati di Palermo. E’ questo il bilancio di una terribile esplosione di una bombola di Gpl, avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri in una abitazione di via Grazia Deledda in pieno centro cittadino. Ancora incerte le cause, forse una improvvisa fuoriuscita di gas, ha provocato la deflagrazione. Ma veniamo alla cronaca: erano da poco trascorse le 18, quando una chiamata avvertiva i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano di una terribile esplosione con conseguente incendio in un edifico a due piani del centro cittadino brontese; sul posto oltre gli uomini del «115», ma anche i vigili del fuoco volontari di Maletto, i carabinieri del comando Stazione e diverse ambulanze del «118». Apocalittica la scena presentatasi agli occhi dei soccorritori: l’esplosione avvenuta al primo piano, ha provocato il crollo del piano superiore mentre il gas della bombola alimentava un terribile incendio. La forte deflagrazione ha spinto, per la paura, molti residenti della zona a riversarsi in strada creando confusione. Tre le persone che occupavano l’edificio, tre rumeni, che sono stati estratti dalle macerie per essere trasportati in ospedale. Uno di loro è gravissimo. Condotto al «Cannizzaro» nella tarda serata di ieri è stato portato a Palermo, in quanto la superficie corporea presentava ustioni superiori al trenta per cento. Gli altri due feriti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale «Castiglione-Prestianni». Qui i sanitari hanno prestato le prime cure medicando le ustioni al volto e alle gambe. A scopo precauzionale sono rimasti ricoverati al reparto di chirurgia. I due pazienti ne avranno per trenta giorni salvo complicazioni. Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per quasi cinque ore prima di ripristinare nella zona interessata dall’esplosione le condizioni minime di sicurezza. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della locale stazione. Sull’episodio i carabinieri hanno avviato una indagine. [O. C.]