«A maggio del 2014, il secondo lotto della nuova Ss 284 fra Bronte ed Adrano potrebbe essere appaltata». Lo annuncia il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, alla fine di un tour di lavoro che lo ha visto recarsi presso l’assessorato alle Infrastrutture della nostra Regione ed al competente ministero a Roma. Firrarello, infatti, dopo aver convinto il Governo Berlusconi a far finanziare diverse opere pubbliche per la Sicilia, fra cui il lotto della Adrano Bronte, quella per intenderci che prevede interventi dal chilometro 26 fino ad Adrano, ha voluto verificare che gli iter burocratici procedessero con speditezza. «Sia i dirigenti regionali – afferma Firrarello – che l’assessore regionale, mi hanno confermato che la Regione è pronta a ratificare i progetti inseriti nel “Piano nazionale per il sud”. Stessa cosa mi ha confermato anche il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi. Nel “Piano nazionale per il sud” – continua Firrarello – non è inserito soltanto l’ammodernamento del secondo lotto della Adrano Bronte, ma anche i lavori di messa in sicurezza dell’autostrada Catania Palermo, la strada San Gregorio Simeto, lo svincolo autostradale di Mascali ed altro. E’ chiaro, quindi, che un amministratore che vuole bene alla Sicilia debba fare il possibile affinché i 900 milioni di euro, previsti dal piano, vengano investiti in questa terra e non vadano perduti come spesso è accaduto. Per questo, ho chiesto anche notizie sui tempi e, se non si presentano intoppi, nel maggio ‘14 l’Anas potrebbe appaltare la realizzazione di questi lavori». Il secondo lotto della Adrano-Bronte non è altro che il proseguimento dei lavori del primo, già completati ed inaugurati qualche giorno fa. Il progetto prevede la realizzazione di una strada ad unica carreggiata con 2 corsie di 3,75 metri ciascuna, caratterizzate da larghe banchine e piazzole di emergenza. In prossimità di Adrano, inoltre, sarà realizzato un cavalcavia sulla ferrovia Circumetnea. «Quando l’intero tratto Bronte Adrano sarà completo – conclude Firrarello – l’intera mobilità ne trarrà benefici ed il versante nord dell’Etna sarà più vicino all’area metropolitana. Questo ci permetterà di programmare meglio politiche di crescita economica, nello spirito del Piano nazionale per il sud, che vuole creare quelle condizioni affinché il Mezzogiorno sviluppi le sue potenzialità».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 03-08-2013