Non ci sta la Cisl di Catania ad apparire come il sindacato che ha difeso l’Agenzia Inps di Paternò a danno di Bronte. Per questo il segretario generale di Catania, Maurizio Attanasio, replica alle accuse mosse dal sindaco Graziano Calanna: “Comprendiamo – scrive – lo sfogo del sindaco di Bronte, legittimamente impegnato a difendere gli interessi della sua comunità, ma nel vertice svoltosi in Prefettura, il sindaco non poteva fronteggiare uno schieramento di forze sindacali, perché il sindacato non era stato invitato. Poi – continua – la partita sulla dislocazione delle sedi è ancora aperta perché la decisione non compete al comitato provinciale, ma alla direzione regionale dell’Inps. Resta irrisolta, peraltro, la vicenda dell’agenzia di Acireale e il suo ben consistente territorio. La Cisl di Catania, con le sue federazioni ha dimostrato in passato di tenere in gran considerazione il territorio e le comunità del versante Nord – est dell’Etna, sposandone le esigenze sia in termini di servizi sia di infrastrutture. Per tale motivo siamo disponibili a un confronto con i sindaci del comprensorio etneo di Nord-est per condividere eventuali azioni comuni da intraprendere”, Il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, non polemizza, anzi approfitta della disponibilità della Cisl: “Ritengo positiva – ha affermato – la presa di posizione del segretario Attanasio. Per questo convocherò subito un vertice a Bronte, invitando il segretario provinciale della Cisl. Sono certo che l’impegno suo e del sindacato saranno per Bronte utili in questa battaglia”. Fonte “La Sicilia” del 24-05-2017