Si riaccendono i riflettori sul sentiero “751 Sciare di Santa Venera” posto nel Parco dell’Etna, in territorio di Bronte, ad un tiro di
schioppo da Maletto. Dopo la nostra segnalazione sull’abbandono del sentiero a poco più di un anno dall’inaugurazione, qualcosa finalmente si muove. L’Ente Parco dell’Etna, con una nota, comunica l’avvio dei lavori per il ripristino della cartellonistica, che saranno a carico della ditta esecutrice dei lavori, in quanto gli stessi sono stati oggetto di contestazione da parte del Parco. Ieri, effettuando un sopralluogo sul sentiero, dove sono ancora vivi i segni dell’incendio che qualche settimana fa ha interessato la zona, abbiamo trovato dei cartelloni nuovi, al posto di quelli danneggiati, ma anche altri lavori da fare e che ci auguriamo vengano realizzati a breve. Alcuni paletti sono senza cartelloni, mentre le staccionate che delimitano uno dei siti più importanti sono ancora rotti o da sostituire. Anche la recinzione esterna in alcuni tratti è caduta a causa del fuoco che ha danneggiato i pali. Le scalette di accesso al demanio forestale, in cui si trova il sito, sono danneggiate e impraticabili. Una è stata rifatta da poco, molte altre non sono più in grado di sopportare il peso dei passanti e potrebbero anche essere pericolose. Piccole cose che potrebbero essere sistemate in poco tempo, per ridare decoro ad una zona di alto interesse naturalistico e archeologico. Lungi da noi l’idea di fare polemica, ma purtroppo abbiamo constatato che spesso chi dovrebbe essere a difesa del territorio, dimentica i propri compiti. Il Parco e l’Azienda Forestale debbono necessariamente camminare in sinergia per permettere la fruizione di siti così importanti, e provvedere in tempo alla loro manutenzione e sistemazione. Un problema che interessa
molti siti costati decine di migliaia di euro, come il Lago Gurrida (sentiero ormai impraticabile) o le aree attrezzate sull’Etna.
LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 05-09-2017