“Io sono un rappresentante del popolo. Popolo che chiede all’Asp di ripristinare nuovamente il servizio di Urologia all’ospedale di Bronte, sospeso qualche settimana fa. Se ciò non avverrà sarà il popolo a scendere il piazza per difendere non solo l’Urologia, ma tutti i servizi dell’ospedale che garantisce a questo territorio montano e distante dai grandi centri il diritto alla salute”. A tuonare è il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, dopo l’ennesimo blitz effettuato ieri all’ospedale di Bronte, per verificare l’efficienza dei servizi. “Sono andato – spiega il primo cittadino – direttamente in Urologia dove non ho trovato medici. Questo vuol dire che il servizio non funziona ancora e noi, ufficialmente, non sappiamo ancora il perché. Alla lettera precisa e circostanziata, inviata ormai 12 giorni fa, dove chiedevamo all’Asp spiegazioni e documenti, il Comune di Bronte non ha avuto risposte ufficiali. Solo una telefonata da parte del Direttore sanitario che ringrazio, ma aspettiamo ancora quella scritta. E allora – conclude – se non verrà presto ripristinato il servizio di Urologia, chiederò al popolo di scendere in piazza per protestare contro decisioni che certamente compromettono i diritti dei miei concittadini e dell’intero versante nord ovest dell’Etna”. Ricordiamo che il 6 ottobre scorso all’improvviso il servizio di Urologia dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte è stato temporaneamente sospeso con i pazienti dirottati all’ospedale di Acireale che è una sorta di capofila del servizio brontese. L’Asp ha ribadito alla stampa che “nessun servizio è stato chiuso o interrotto”, ma che il quel momento vi era una carenza di personale medico. Il Comune non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale: “Lo abbiamo detto e lo ribadiamo – conclude Calanna – non ci faremo prendere in giro. Fino a quando non verrà approvata la nuova rete ospedaliera, da Bronte non si tocca nulla”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 20-10-2016