“Che il Piano paesaggistico valorizzi e non penalizzi il territorio”. E’ il messaggio che lancia il documento inviato dai professionisti dell’associazione Alcap (Associazione Liberi Commercianti, Artigiano, Imprenditori e Professionisti) di Bronte, presieduta dall’ing. Giuseppe Montagno Bozzone, all’assessore regionale Carlo Vermiglio. Nel documento si si trovano una serie di osservazioni al redigendo Piano paesaggistico della Provincia di Catania. “Le osservazioni – spiega Montagno Bozzone – sono finalizzate alla ricostruzione del Borgo Caracciolo del Castello Nelson, alla tutela ed alla valorizzazione dei pistacchieti di Bronte, dei frutteti di Maniace e della fragola di Maletto”. Tutti beni e risorse agricole che in qualche modo si ritiene che la bozza già redatta penalizzi, impedendone la coltivazione. Per questo il documento invita le Istituzioni a privilegiare “lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura quale componente prevalente del futuro sviluppo della comunità”. E lo fa ricordando che in passato la presenza dell’uomo nelle campagne ha saputo “Plasmare il paesaggio rurale, creando uno straordinario sistema in cui l’azione della natura e l’opera dell’uomo si sono intersecate in modo armonico e non distruttivo”, creando prodotti di qualità che garantiscono sicurezza alimentare come “i vigneti di Randazzo, gli aranceti di Paternò, la fragola di Maletto, oggi coltivata in serra, i noccioleti di Castiglione di Sicilia, gli oliveti etnei, i frutteti di Maniace lungo il Simeto”. Nel documento viene accennato anche l’annoso problema dei boschi, perché “le aree coltivate sono inserite in contesti boschivi perimetrati in maniera infelice nel piano paesaggistico”. E il documento, inviato all’assessore è sostenuto dal già senatore Pino Firrarello, che nelle vesti di componente dell’Associazione degli ex parlamentari della Repubblica, afferma: “Su questo tema a Bronte abbiamo organizzato un convegno alla presenza dell’assessore Vermiglio. Io ringrazio l’associazione Alcap e soprattutto l’architetto Luigi Longhitano e l’ingegnere Montagno per averlo redatto”. Fonte “La Sicilia” del 21-02-2017